Ennesimo colpo di scena al Consiglio Comunale, dopo le dimissioni di Loredana Barrale (la cui matrice politica è riconducibile all’ex ministro Saverio Romano) dalla carica di Presidente del Consiglio arrivano inattese le dimissioni di Rita Pizzo da consigliere comunale che lascia gli scranni dell’Aula “Francesco Romano”.
La Pizzo, nelle ultime amministrative, aveva trovato nelle urne elettorali ben 579 voti risultando la più votata dai belmontesi e contribuendo, di conseguenza, all’elezione dell’attuale sindaco Salvatore Pizzo, la cui area politica è riconducibile al centrodestra che con 2958 voti aveva bruciato sul fil di lana, per soli 24 voti, l’avversario Pietro Di Liberto, sindaco uscente ed espressione delle forze politiche di sinistra.
Il consiglio Comunale in queste ultimi giorni aveva provveduto ad eleggere il nuovo presidente, Giuseppe Di Liberto, che ha preso quindi il posto lasciato vuoto da Loredana Barrale. Potrebbe essere questa la chiave di lettura per interpretare le dimissioni della Pizzo. In paese, infatti, già circolava la voce che a prendere il posto della Barrale potesse essere la Pizzo, sia per il suo potenziale elettorale sia per la passione con la quale si contraddistingue nel fare politica.
Evidentemente il sorpasso di Giuseppe Di Liberto (che nelle elezioni comunali aveva ottenuto 393 voti) non è andato giù alla dimissionaria Pizzo che in un comunicato spiega i motivi :
“Le mie dimissioni rappresentano e rispecchiano la delusione di tutti gli elettori Belmontesi che si sono espressi in maniera chiara e limpida. Gli stessi, infatti, vengono per l’ennesima volta ingannati da esponenti di spicco come Giovanni Salerno, Saverio Romano assieme ai loro ‘sudditi’, che sin da subito hanno minacciato di rompere il giocattolo. Il metro di misura adottato durante la campagna elettorale, era quello che il ruolo del Presidente del Consiglio Comunale sarebbe stato rivestito da chi avrebbe ottenuto più consensi. Dunque, Loredana Barrale prima e Giuseppe Di Liberto dopo, tradiscono di fatto il principio democratico.
Il mio non è un addio alla politica, ma un addio a questa politica fatta da interessi personali e sporchi giochi politici. Dunque, mi tiro fuori da un pentolone pieno zeppo di franchi tiratori. Ringrazio chi è stato leale fino alla fine, ma voglio ringraziare anche chi non lo è stato agendo in mala fede sin dall’inizio. Mediante loro adesso i cittadini Belmontesi potranno capire a chi hanno consegnato il mandato e la fiducia. Il popolo è sovrano e bisogna rispettarlo sempre e comunque. Esco a testa alta perché ho scelto di stare dalla parte dei miei compaesani. Grazie a tutte quelle persone che mi hanno consegnato la loro stima che con questo gesto voglio sigillare. Il mio impegno era e sarà quello di lavorare in tutta onestà senza scendere a ridicoli compromessi. Un grosso in bocca al lupo al neo presidente Giuseppe Di Liberto, che dopo avere proposto la mia candidatura, con grande astuzia e la complicità dei suoi ‘padroni’, ha accettato ed ottenuto la poltrona tanto ambita”.
Lapidario il commento del Sindaco Salvatore Pizzo: “A breve – ha detto -attraverso un comunicato stampa spiegherò alla cittadinanza la situazione amministrativa e gli ultimi accadimenti politici”.
Pietro Di Liberto, ex-sindaco e leader dell’opposizione esprime il suo punto di vista da ex primo cittadino e da capo dell’attuale forza di opposizione: “Finalmente il vaso di coccio costruito dalla maggioranza ha mostrato tutta la sua fragilità ed è implosa dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale. L’elezione di Giuseppe Di Liberto è il risultato di beghe interne e di logiche ben lontane dal bene comune e dalla risoluzione dei problemi reali dei nostri concittadini”.
Da anni la vita politica vive nell’incertezza, nell’improvvisazione: tra le possibili cause anche il disavanzo economico-finanziario del Comune che si protrae da più di un decennio e causato da politiche definibili quanto meno ‘allegre’. Il predecessore dell’attuale Sindaco, Pietro Di Liberto, aveva cercato di ottenere economie e risparmi. Ma ormai i buoi erano scappati fuori dalla stalla. Alla scadenza del mandato di Di Liberto, in vista della campagna elettorale, si era manifestato uno stallo che era la cartina di tornasole di una fase politica incerta che evidenziava una difficoltà delle forze politiche di trovare una o più figure autorevoli capaci di traghettare il Comune lontano dalla risacca dei debiti che sino a una settimana prima dalla presentazione delle liste e dei candidati a sindaco. Tuttavia a quattro giorni dalla scadenza il sindaco uscente che inizialmente si era tirato fuori dalla bagarre elettorale prese la decisione di ricandidarsi; contemporaneamente le forze di centrodestra proposero il candidato loro candidato, Salvatore Pizzo che riuscì a vincere per una manciata di voti. In questi mesi di gestione Pizzo ha cercato di risanare le casse comunali ma nonostante l’impegno i risultati ottenuti sono lontano dai buoni propositi. Quali saranno le prossime mosse ?
Le fratture all’interno della maggioranza saranno sanate dalle forze politiche che la compongono?
Ci sarà un terremoto politico all’interno della Giunta?
L’opposizione quale strategia politica adotterà?
Sono tutte domande che i belmontesi si pongono perché la bagarre politica seppur legittima è comunque causa di un freno della vita amministrativa. Insomma tra ottobre e novembre capiremo se i venti che causano l’attuale tempesta si saranno placati oppure se i belmontesi devono tornare a votare nel 2019.
Valentino Sucato
Iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia
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