FRANA SULLA SP 118, FERITO UN AUTOTRASPORTATORE

Un’autocisterna è stata letteralmente inghiottita da una frana e l’autista, rimasto ferito, è stato trasportato all’ Ospedale San Giovanni Di Dio dai mezzi di soccorso del 118. È accaduto oggi nella agrigentino sulla SP 118 nei pressi di Joppolo Giancaxio. La voragine si è creata a causa delle pioggie delle ultime settimane.



DASPO WILLY : Il QUESTORE APPLICA IL DIVIETO DI ACCESSO NEI LOCALI PUBBLICI AD UN GIOVANE



Per la prima volta è stato adottato da parte del Questore di Siracusa la misura di prevenzione denominata “DASPO WILLY”, già inserito nel pacchetto sicurezza del 2017 e così nominato in ricordo del ragazzo ucciso qualche anno fa a Colleferro (Roma).
Il provvedimento, della durata di anni due, fa divieto ad un giovane residente nel comune di Avola di accedere all’interno di alcuni esercizi pubblici ubicati nell’area della movida, che insiste nel Borgo Marinaro e di sostarvi nelle immediate vicinanze.
Infatti, lo scorso 30 ottobre il giovane si era reso protagonista di atti di violenza, aggressione e danneggiamento all’interno di un locale sito in quella via Miramare, pretendendo di entrarvi sprovvisto di “GREAN PASS” e al diniego del titolare, prima forzava l’ingresso e poi danneggiava con un bastone il frigorifero ed il bancone del locale stesso, causando ingenti danni.
Le indagini condotte dal personale del Commissariato di P.S. di Avola consentivano di accertare le responsabilità penali del soggetto, la cui condotta, dopo il deferimento all’Autorità Giudiziaria, veniva analizzata per l’applicazione di una misura di Prevenzione, attesa la pericolosità manifestata nella circostanza.
Il ricorso alla norma denominata Daspo Willy, è stato possibile grazie all’entrata in vigore del D.L. 130/2020, che oltre che ai condannati ne ha esteso l’applicazione anche alle persone denunciate per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento. La stessa norma ha inasprito la sanzione – già prevista per l’inosservanza del divieto- con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e della multa da 8.000 a 20.000 euro.
Il provvedimento Questorile appare necessario per scongiurare che fatti di violenza possano ripetersi soprattutto in zone frequentate dai giovani.

ARRESTATO UN EGIZIANO SUL QUALE GRAVANO DUE ORDINI DI CARCERAZIONE

 

ARRESTATO UN CITTADINO EGIZIANO SBARCATO DA UNA NAVE ONG E SUL QUALE GRAVAVANO DUE ORDINI DI CARCERAZIONE

 

Nella mattinata di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino egiziano di 39 anni, giunto nel pomeriggio del 26 novembre scorso, presso il Porto Commerciale di Augusta a bordo della nave ONG “Sea Watch 4” e soccorso nei giorni precedenti nelle acque del Mediterraneo occidentale mentre, unitamente ad altri migranti, cercava di raggiungere le coste italiane.

Nello specifico, dagli accertamenti esperiti, lo straniero è risultato destinatario di due Ordini di Carcerazione. Il primo con una condanna a 10 mesi di reclusione per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni, il secondo con una condanna a 8 mesi di reclusione per violazione del divieto di rientro nel territorio nazionale, emessi rispettivamente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea.

Al termine delle incombenze di rito, l’egiziano è stato condotto in carcere.

“ORANGE THE WORLD 2021”



Dal 25 novembre 2021, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, è iniziata la campagna internazionale “Orange the World”, della durata di 16 giorni, (fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani nonché Soroptimist Day), la quale mira a sensibilizzare sul tema le istituzioni, la società civile e i media, colorando simbolicamente di arancione edifici, monumenti e strade.
L’iniziativa, promossa da UN Women, ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, impegnato nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, è sostenuta in Italia dal Soroptimist International, ed ha trovato il pieno appoggio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Infatti l’Arma dei Carabinieri, da sempre vicina alle vittime nella sua attività di rassicurazione sociale, sin dal 2009 ha istituito all’interno del raggruppamento investigazioni scientifiche in Roma una sezione atti persecutori, che si occupa di formazione del personale in ambito nazionale e di trattazione di casi particolarmente complessi, costituendo una rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere e, specializzando ufficiali di polizia giudiziaria per ciascun comando provinciale, è in grado, al verificarsi dell’evento delittuoso, di coordinare le attività, adottando le corrette modalità operative ed il giusto approccio con la vittima.
In tale quadro, i club Soroptimist International di Caltanissetta, Gela e Niscemi, hanno proposto di illuminare di arancione le sedi dei rispettivi comandi dell’Arma, ove negli anni passati sono stati allestiti locali idonei all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili, nell’ambito del progetto concepito nel 2015 “Una stanza tutta per sé”, avente l’obiettivo di sostenere le donne nel difficile momento della denuncia di abusi e violenze. Il Soroptimist e l’Arma dei Carabinieri hanno dunque scelto di proporre un’iniziativa volta ad accendere l’attenzione direttamente sulla rete volta all’assistenza delle vittime e sui luoghi deputati a proteggerle e ad accoglierle per un percorso di autonomia dai loro maltrattanti.
L’Unione italiana, grazie al Protocollo d’intesa firmato con l’Arma dei Carabinieri può contare oggi su 198 “Stanze” realizzate dai Club su tutto il territorio nazionale; un progetto concreto che ha dato voce, ha aiutato tante donne a farsi coraggio, a denunciare soprusi e maltrattamenti, accolte in luoghi adatti per essere sostenute e protette nel percorso di allontanamento da situazioni che mettono a rischio la loro vita e quella dei loro figli.
Nel dettaglio, l’iniziativa, che ha il duplice fine di promuovere la “cultura della non violenza” e di fare conoscere l’allocazione delle Stanze ubicate presso le caserme dei Carabinieri, è stata condivisa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, Colonnello Vincenzo PASCALE, e prevede l’illuminazione di arancione della caserma “Guccione” – sede del Comando Provinciale di Caltanissetta, della Stazione Carabinieri di Niscemi, e del Reparto Territoriale di Gela.

Furto e pascolo abusivo: due denunciati

I Carabinieri della Stazione di Ucria, hanno denunciato – in stato di libertà – un 61enne per ricettazione, in quanto, all’esito di una perquisizione locale, presso la sua abitazione è stato rinvenuto materiale edile, provento di furto, perpetrato all’inizio del mese in corso presso un cantiere della zona.
Sempre i Carabinieri della Stazione di Ucria hanno altresì denunciato – in stato di libertà – un allevatore 63enne, già noto alle forze dell’ordine, per introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo, avendo lo stesso introdotto abusivamente due bovini in un appezzamento di terreno di proprietà di un privato cittadino, senza alcun titolo.

CENTOSETTANTA “FURBETTI” DEL REDDITO: UN MILIONE E TRECENTOMILA EURO IL DANNO ERARIALE

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Scalea, nell’ambito delle attività finalizzate al monitoraggio e al controllo della spesa pubblica legata alla percezione del c.d. “Reddito di Cittadinanza”, operando in sinergia con l’INPS, hanno scoperto 170 soggetti percettori irregolari, i quali, con vari escamotage, hanno indebitamente percepito il beneficio economico.

L’attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle, condotta a largo raggio su un territorio comprendente 14 Comuni dell’alto tirreno cosentino, si è sviluppata attraverso un’attenta e meticolosa attività d’indagine che, partendo dalle informazioni contenute nelle banche dati messe a disposizione dall’INPS sulla base dell’intesa stipulata con il Corpo, ha consentito di individuare una variegata platea di indebiti percettori.

Tra questi figurano anche pubblici amministratori che continuavano silenti a percepire il sussidio omettendo di comunicare all’INPS:

• le variazioni occupazionali e le variazioni di reddito, verificatesi durante il periodo di percezione del Reddito di Cittadinanza;

• l’attività lavorativa in essere all’atto della presentazione dell’istanza per il riconoscimento del sussidio;

• la sottoscrizione della prevista “dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro”.

In altri casi, le Fiamme Gialle hanno rilevato che alcuni soggetti risultavano fiscalmente a carico di nuclei familiari differenti da quelli dichiarati nelle Dichiarazioni Uniche sostitutive

Particolari, infine, i casi delle “residenze di comodo”, in cui i soggetti controllati avevano trasferito, in modo fittizio, la loro residenza al fine di rappresentare, in fase di dichiarazione, un nucleo familiare che escludeva da esso il familiare produttore di reddito.

L’importo complessivo delle somme indebitamente conseguite, a seguito del calcolo eseguito dalle Fiamme Gialle, ammonta ad oltre 1,3 milioni di euro.

Al termine dell’indagine sono state immediatamente avviate le operazioni di irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca e/o decadenza del beneficio ed il recupero dell’indebito, di competenza dell’I.N.P.S. territorialmente competente.

L’attività di servizio posta in essere rientra tra le funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e mira, da un lato, a controllare il corretto impiego delle risorse pubbliche, assicurando che l’accesso ad agevolazioni e prestazioni assistenziali erogate dallo Stato avvenga a favore di coloro i quali ne hanno effettivamente diritto, dall’altro, a smascherare quei soggetti che, indebitamente, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano realmente in condizioni di necessità e bisogno.

FURTO DI CERCHIONI IN LEGA: 2 ANNI E 2 MESI DA SCONTARE


I Carabinieri della Stazione di Pedara, in esecuzione di un provvedimento per l’esecuzione di pena detentiva emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica di Catania, hanno arrestato il 41enne Nunzio DI FAZIO, del posto.
L’uomo, già agli arresti domiciliari, era stato arrestato il 15 dicembre del 2019 nella flagranza del reato di furto in Sant’Agata Li Battiati dai Carabinieri della locale Stazione, proprio mentre era intento a rubare le ruote, impreziosite da fiammanti cerchioni in lega, di una Peugeot 308 parcheggiata lungo la pubblica via.
Nell’occasione, tra l’altro, l’uomo stava caricando la refurtiva su una Fiat Punto che, manco a dirlo, era anch’essa oggetto di furto appena perpetrato nel vicino comune di San Giovanni La Punta.
Il DI FAZIO dovrà espiare la pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione ai domiciliari presso la propria abitazione, con applicazione del braccialetto elettronico.

CORSA CLANDESTINA: DENUNCIATI 7 SOGGETTI

Nel mese di novembre, a Nicolosi (CT), i Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno interrotto una gara clandestina di cavalli, denunciando in stato di libertà 7 soggetti, tutti pregiudicati, responsabili in concorso dei reati di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, divieto di combattimento tra animali e interruzione di pubblico servizio. I militari nel corso della loro costante attività info investigativa avevano appreso che si sarebbe tenuta sulla pubblica via una corsa clandestina di cavalli che, tra l’altro, avrebbe visto la partecipazione di un pubblico che si preannunciava particolarmente numeroso, attirato anche dall’elevata posta in palio a disposizione del vincitore quantificata in ben 50 mila euro. Effettivamente, come prima ipotizzato, i militari hanno constatato la presenza di diverse centinaia di persone radunatesi a bordo strada per assistere all’evento e pertanto al fine di evitare incidenti, hanno proceduto a disperdere il pubblico riuscendo a bloccare uno dei due furgoni utilizzati per il trasporto degli animali in gara.
L’attività info-investigativa ha permesso di sequestrare un equide, successivamente affidato in custodia giudiziale al Centro per l’Incremento Ippico per la Sicilia, elevando sanzioni per quasi 5.000€. Nel prosieguo dell’attività, i militari hanno altresì proceduto all’individuazione di una stalla sita in Catania, all’interno della quale è stato trovato un cavallo, in apparenti buone condizioni di salute, rinvenendo però all’interno della stalla diversi farmaci di sospetta origine dopante. L’A.S.P. di Catania ha sottoposto l’animale a blocco ufficiale amministrativo, in attesa dell’esito delle analisi biologiche e farmacologiche.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania sono quotidianamente impegnati nella tutela dei diritti degli animali, contrastando la commissione di reati di maltrattamento: particolare attenzione, infatti, è stata prestata alle sevizie e ai combattimenti o competizioni non autorizzate che possano metterne in pericolo l’integrità fisica, come ad esempio nello specifico settore delle corse clandestine di cavalli.
Nel corso del 2021, sono stati svolti numerosi servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati commessi nei confronti degli equidi, con serrate attività ispettive volte alla ricerca di maneggi o stalle abusive -ubicate spesso in garage o locali di fortuna anche nel centro cittadino – e al contrasto su larga scala delle corse clandestine.
In tale contesto, i Carabinieri di Catania hanno conseguito i seguenti risultati:
– nello scorso gennaio, hanno deferito in stato di libertà 2 soggetti, padre e figlio, responsabili di aver fatto gareggiare il cavallo “Roberto” in una gara clandestina tenutasi nelle campagne di Paternò. La successiva perquisizione presso la stalla abusiva, sequestrata, ha permesso di rinvenire farmaci dopanti. Nel corso delle operazioni sono stati identificati altresì altri 8 partecipanti alla gara clandestina, tutti denunciati, elevando sanzioni amministrative per oltre 25.000€;
– nel mese di aprile, hanno deferito in stato di libertà un pregiudicato catanese, responsabile di maltrattamenti nei confronti di tre cavalli tenuti all’interno di una stalla abusiva. Le operazioni hanno consentito il sequestro degli equidi e l’affidamento in custodia giudiziale ad un maneggio locale, elevando sanzioni per quasi 20.000€;
– nel mese di giugno, hanno deferito in stato di libertà 6 soggetti, responsabili di maltrattamento di animali, per aver fatto gareggiare alcuni cavalli in una manifestazione vietata in Camporotondo Etneo (CT);
– nel mese di settembre, in Catania, nell’ordinaria attività di controllo del territorio è stata riscontrata la presenza di numerose stalle abusive, prive del codice aziendale previsto, al cui interno erano custoditi cavalli privi di microchip a cui erano stati somministrati farmaci senza prescrizione sanitaria o dopanti. I proprietari sono stati denunciati per maltrattamento di animali e sono state elevate sanzioni per oltre 30.000€;
– nel mese di novembre è stato sottoposto a fermo amministrativo un cavallo, rinvenuto all’interno di una stalla totalmente abusiva sita nel centro di Catania. Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti dei farmaci di sospetta natura dopante, motivo per cui il proprietario dell’equide è stato denunciato per l’utilizzazione di sostanze ad azione ormonica tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali.

TENTA LA FUGA: ARRESTATO 19enne IN POSSESSO DI SOSTANZA STUPEFACENTE

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, nella flagranza, hanno arrestato un pregiudicato 19enne di Belpasso, gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Impegnati nella loro costante attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di droga, i militari stavano procedendo ad alcuni controlli in via Palumbo, nel centro cittadino paternese, quando hanno notato il giovane che a bordo del proprio scooter Honda SH, proprio appena dopo aver notato la loro presenza, ha tentato di dileguarsi fuggendo per la via Truglio.
Per sua sfortuna, però, i militari hanno immediatamente richiesto l’ausilio di un’altra pattuglia che, in men che non si dica, ha accolto il giovane a braccia aperte bloccandogli ogni via di fuga.
Immediatamente perquisito il ragazzo, che tra l’altro è una vecchia conoscenza dei militari per i suoi turbolenti trascorsi, è stato trovato in possesso di 19 bustine di marijuana pronte per essere vendute al dettaglio, nonché la somma di 63 euro ritenuta provento dello spaccio, tutto nascosto all’interno del vano sottosella dello scooter.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.