ULTIM’ORA: ISTITUITE ALTRE 6 ZONE ROSSE

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Nello Musumeci ha appena firmato una nuova ordinanza con la quale sono state istituite altre sei zone rosse in Sicilia che così passano da 21 a 27.

Quindi da venerdì 2 a mercoledì 14 aprile i Comuni di Ciminna, Borgetto, Mezzojuso e Partinico in provincia di Palermo, Lampedusa e Linosa, e Priolo Gargallo in provincia di Siracusa. Il provvedimento è stato adottato su richiesta dei sindaci e in base alle relazioni delle relative Asp di competenze, a seguito dell’aumento di casi positivi al Covid.

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PISTOLA E PROIETTILI IN CASA: CARABINIERI ARRESTANO DUE FRATELLI

I Carabinieri della Compagnia San Lorenzo, nel quartiere “Altarello di Baida”, hanno tratto in arresto per possesso illegale di armi e ricettazione M.g. 30enne e suo fratello M.f.. 24enne, entrambi residenti a Palermo e noti alle forze dell’ordine.
Nel corso della perquisizione all’interno della loro abitazione, alla “Madonna di Tutto il Mondo”, i militari hanno rinvenuto un revolver marca “Smith & Wesson“ cal. 38, funzionante, con 6 proiettili del medesimo calibro.
L’arma, che da preliminari accertamenti è risultata rubata al legittimo proprietario, e le munizioni sono state sequestrate e saranno inviate ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per gli accertamenti balistico-dattiloscopici e per verificare se le stesse siano state utilizzate in azioni delittuose.
I due arrestati, in attesa dell’udienza di convalida, sono stati tradotti presso la casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli”.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, nel convalidare entrambi gli arresti, ha disposto per il fratello maggiore la misura cautelare della custodia in carcere.

PRESCRIZIONI VIOLATE E NON SOLO: I CARABINIERI ARRESTANO UN 37ENNE

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelvetrano, in esecuzione dell’Ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, hanno arrestato F.E., cl. 84, castelvetranese gravato da precedenti di polizia.
L’uomo, nonostante fosse sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza nonché alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Castelvetrano per precedenti reati contro il patrimonio, si era reso responsabile di reiterate violazioni alle prescrizioni imposte dalle citate misure.
In particolare, l’ultima violazione accertata risale a pochi giorni fa: il 37enne era stato dichiarato in stato di arresto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile poiché si era posto alla guida di una autovettura, risultata essere provento di furto, percorrendo le strade del centro abitato ad alta velocità ed effettuando brusche manovre, tali da costituire grave pericolo per gli utenti della strada. La corsa della autovettura era terminata rovinosamente contro un cumulo di terra in un terreno agricolo dopo aver eluso l’alt imposto dai Carabinieri di pattuglia. Nella circostanza, gli operanti hanno restituito il veicolo al legittimo proprietario.
Gli esiti delle attività investigative eseguite dai Carabinieri, che hanno dettagliatamente documentato le violazioni riscontrate, pienamente condivisi dalla competente Autorità Giudiziaria, hanno permesso l’emissione dell’Ordinanza eseguita nella giornata di ieri a carico del 37enne, con la sostituzione della misura dell’obbligo di dimora con quella più afflittiva degli arresti domiciliari.

PERCEZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA: 4 SOGGETTI DEFERITI

MARSALA E CAMPOBELLO DI MAZARA: L’ATTIVITA’ DEI CARABINIERI A CONTRASTO DELL’INDEBITA PERCEZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Nei giorni scorsi i Carabinieri delle Compagnia di Mazara del Vallo e Marsala hanno eseguito due diversificate attività di indagine che hanno condotto alla sospensione del reddito di cittadinanza per 6 persone, poiché raggiunti da sentenze di condanna e da provvedimenti restrittivi della libertà.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, al termine di una mirata attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà 4 persone, due uomini e due donne tra i 66 e i 55 anni, tutti campobellesi, poiché accusati di aver percepito indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza.
In particolare, le indagini condotte dai Carabinieri hanno accertato che i denunciati percepivano il beneficio del “reddito di cittadinanza” nonostante la presenza di motivi ostativi alla concessione dello stesso. Gli interessati, infatti, dopo essere stati raggiunti da condanne definitive con la sottoposizione a misure restrittive della libertà personale, omettevano di darne comunicazione agli organi competenti, in deroga a quanto previsto dalla vigente normativa.
A Marsala, l’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile a seguito dell’arresto di due uomini per la detenzione di oltre 2 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina, avvenuto pochi giorni fa, ha permesso al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala di emettere “decreto di sospensione immediata del beneficio del reddito di cittadinanza” di cui i due arrestati avevano goduto fino a quel momento.

DISTRUTTA L’AUTO DEL COMANDANTE DI STAZIONE DEI CARABINIERI DI FORZA D’AGRÒ, NELL’AREA IONICA MESSINESE

Articolo e foto di Sikelynews

Sembra essere tornato il clima di fuoco che negli anni scorsi ha fatto vivere nel terrore il paese a Forza d’Agrò. Dopo il rogo che l’1 dicembre ha distrutto l’autovettura utilizzata dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, questa notte è stata incendiata quella del comandante della Stazione dei Carabinieri, il maresciallo maggiore Maurizio Zinna, parcheggiata davanti la caserma in via Alcide De Gasperi. Il veicolo, una Alfa Romeo Giulietta di colore grigio, ha preso fuoco a partire dal vano motore e la parte anteriore è andata completamente distrutta. A domare le fiamme sono giunti all’1.30 i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Letojanni, dopo l’allarme lanciato dalla caserma annessa alla quale si trova l’abitazione del comandante. I pompieri non hanno potuto accertare la natura dell’incendio ma i gli inquirenti non hanno dubbi sulla matrice dolosa ed ad agire potrebbe essere stata la stessa mano che ha innescato il rogo già tre mesi fa sulla via Belvedere. La Stazione dei Carabinieri è videosorvegliata su tutto il perimetro dalle telecamere che sicuramente hanno ripreso l’accaduto, così come le vie del paese sono dotate di occhi elettronici gestiti dal Comune, e le indagini per risalire agli autori dell’incendio sono scattate immediatamente. Alle prime luci dell’alba sono state convocate in caserma due persone, due giovani del posto, per essere interrogate dai militari di Forza d’Agrò e dai colleghi della Compagnia di Taormina, giunti nel borgo collinare con il capitano Giovanni Riacà. Non è escluso che possano esserci sviluppi già nelle prossime ore per chiudere subito il cerchio su un grave gesto compiuto contro il rappresentante dell’Arma, preso evidentemente di mira da qualcuno che non si è posto remore nell’agire davanti alla Stazione ben consapevole di poter essere identificato.

ULTIM’ORA: 4 arresti a Catania, sequestri per 18 milioni

Reati fallimentari ed evasione fiscale sono i reati per i quali militari della Guardia di finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip, a carico di 4 persone finite agli arresti domiciliari. Sono tre imprenditori e un revisore dei conti.

La Guardia di finanza ha anche sequestrato quote societarie e l’intero complesso aziendale di due società (una con sede a Catania, l’altra a Roma, ma operante nella zona industriale di Catania), oltre alle disponibilità finanziarie, per un valore di circa 18 milioni di euro.
Le indagini, del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, hanno riguardato il rilevante dissesto, per oltre 20 milioni di euro, della Seitral srl, società di trasporti, con sede a Santa Venerina (Catania), riconducibile al gruppo societario di Rosario e Giuseppe Russo.
Gli amministratori dell’impresa già in dissesto a partire dal 2015 e non in grado di fare fronte al rilevante debito nei confronti dello Stato, da un lato non hanno provveduto alla copertura delle perdite nel tempo maturate dalla Seitral e anzi hanno resistito alla istanza di fallimento producendo un piano di risanamento fondato su dati societari non veritieri; dall’altro, hanno proseguito nella gestione della società, acquistando nuovi mezzi e distraendo ingenti somme di denaro (nel caso di specie, effettuando trasporti non fatturati e senza riscuotere i relativi crediti commerciali nei confronti della Pianeta Servizi Con), aggravando così il dissesto e determinando un debito nei confronti dell’Erario di oltre 14 milioni di euro oltre che distrazioni per oltre 5 milioni e 600 mila euro.
Le misure cautelari hanno riguardato le condotte dell’amministratore di diritto, Luigi Emilio Demarco, e quelle degli amministratori di fatto della Seitral, Rosario e Giuseppe Russo, i quali hanno a vario titolo, tra l’altro, sottratto i libri contabili in modo tale da ostacolare la ricostruzione del patrimonio della società fallita e commesso rilevanti reati tributari, non avendo presentato la dichiarazione ai fini Iva per l’anno 2019 relativa a operazioni commerciali del valore di oltre 5 milioni di euro e avendo inoltre omesso il versamento delle ritenute e dell’Iva, per una evasione complessiva di oltre 2 milioni di euro. Rilevante anche la condotta di Rosario Scotto D’Abusco, sindaco unico e revisore legale della Seitral, che, pur consapevole dell’ingente posizione debitoria dell’impresa, ha attestato il piano di risanamento della società in cui sono state esposte false informazioni circa la correttezza della contabilità, sopravvalutando voci dell’attivo del relativo bilancio societario e sottostimando le componenti negative, concorrendo in questo modo ad aggravare il fallimento della stessa società.
Sono stati inoltre sottoposti a sequestro le quote societarie e l’intero complesso aziendale di due imprese: Car Fer srl, con sede a Santa Venerina, quale società che ha ricevuto l’intero patrimonio della Seitral; Pianeta Servizi Con srl, con sede legale a Ciampino (Roma) ma operante a Catania: il provvedimento, in tal caso, di sequestro preventivo di natura impeditiva, in quanto la società ha un debito di oltre 5 milioni di euro con la Seitral e il libero esercizio dell’attività imprenditoriale impedirebbe la restituzione alla curatela della somma; disponibilità finanziarie di DeMarco e Rosario e Giuseppe Russo per un valore complessivo di circa 18 milioni di euro.

INDIVIDUATI 40 INDEBITI PERCETTORI DI “BUONI SPESA”

GUARDIA DI FINANZA PALERMO: INDIVIDUATI 40 INDEBITI PERCETTORI DI “BUONI SPESA”

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito dell’attività di polizia economica e finanziaria tesa alla vigilanza ed alla tutela del bilancio dello Stato, della Regione e degli Enti pubblici, hanno rilevato una serie di irregolarità nelle istanze presentate da parte di 40 richiedenti il “Buono Spesa”, residenti a Palermo.

In particolare, l’attività ispettiva ha evidenziato che i soggetti, sulla scorta del modello di autocertificazione redatto al Comune, avevano sottoscritto l’istanza di accesso all’intervento socio-assistenziale e le relative dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, sostenendo di trovarsi nelle condizioni previste ed elencate nell’avviso pubblico.
Gli accertamenti posti in essere dai Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, incentrati sui dati autocertificati nelle richieste di erogazione di “buoni spesa/voucher” presentate, hanno evidenziato che i nuclei familiari percepivano altre forme di sostegno economico. Di conseguenza, sulla scorta delle informazioni acquisite, le autocertificazioni presentate sono risultate prive dei requisiti previsti nell’avviso di pubblico bando.
Gli indebiti percettori sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.
Inoltre, è stata avviata l’azione amministrativa per il recupero delle somme già erogate, ammontanti ad € 11.120,00, e per la comminazione di sanzioni per complessivi € 45.120,00. Contestualmente è stata inviata apposita segnalazione al Comune di Palermo per la decadenza dell’ammissione ai benefici richiesti.

L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle condotte tenute da coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

FESTA PRIVATA: MULTA DA € 9.200

I giovanissimi non si arrendono a restrizioni e divieti: un’altra festa privata è stata interrotta dai Carabinieri in una villetta della periferia di Cinisi, a cui stavano partecipando ragazzi di età compresa fra i 15 e i 20 anni.

Immancabili gli alcolici e la musica ad alto volume, ma naturalmente senza distanziamento interpersonale e mascherine: la violazione delle misure anti-Covid è costata 9.200 euro in sanzioni amministrative, applicate a tutti i 18 partecipanti all’evento.

I militari della stazione di Cinisi hanno poi affidato i minorenni alle rispettive famiglie, con l’auspicio che tali deprecabili avvenimenti siano di monito per tutti i giovani.

INSIEME PER I BAMBINI DELLO ZEN

I CARABINIERI E LE ONLUS:
INSIEME PER I BAMBINI DELLO ZEN

La collaborazione fra l’Arma dei Carabinieri e “L’Albero della Vita Onlus” continua a dare i suoi frutti per il sostegno alle famiglie che vivono nel quartiere Zen di Palermo: la Stazione Palermo San Filippo Neri ha infatti donato 48 uova di Pasqua, messe a disposizione dal supermercato “MD” per i bambini beneficiari del laboratorio di potenziamento didattico “ImpariAmo”. Il laboratorio rientra nel programma nazionale di contrasto alla povertà “Varcare la Soglia”, promosso da “L’Albero della Vita” e realizzato a Palermo in collaborazione con l’associazione partner “Bayty Baytik”: sono stati, insieme ai Carabinieri, gli educatori a consegnare le uova ai bambini delle famiglie del quartiere Zen.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, oltre alle consuete attività di controllo e prevenzione, si sono prodigati per fornire assistenza sul territorio in particolar modo alle fasce più deboli.

SORPRESI A RUBARE ALL’INTERNO DEL CENTRO RACCOLTA RIFIUTI: I CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Trapani Borgo Annunziata, hanno tratto in arresto due persone poiché ritenute responsabili del reato di tentato furto aggravato in concorso.

In particolare, la locale Centrale Operativa comunicava ai Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, la presenza di alcune persone in atteggiamento sospetto nei pressi del Punto Raccolta Differenziata del Comune di Trapani, sito sul Lungomare Dante Alighieri.
Nel più breve tempo possibile, i militari di pattuglia hanno raggiunto il luogo indicato, al cui interno, due uomini di 50 e 42, entrambi trapanesi e gravati da precedenti di polizia, sono stati colti nell’atto di asportare materiale elettrico da alcuni container. I due, infatti, avevano già accatastato diverso materiale, pronto per essere trasportato fuori.

Con il supporto di altre pattuglie giunte di rinforzo, senza che i due uomini si accorgessero di nulla, i Carabinieri hanno cinturato la zona in modo da prevenire eventuali vie di fuga.
Il pronto intervento dei Carabinieri ha permesso di bloccare i malviventi -che sono stati condotti presso gli Uffici della Compagnia di Trapani per il proseguo delle indagini- e di recuperare completamente la refurtiva, restituita alla società appaltatrice della raccolta differenziata per il Comune di Trapani.
I due uomini, al termine delle formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto. Nella giornata di ieri, la competente Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti operati dai Carabinieri sottoponendo entrambi alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nei comuni di Trapani ed Erice.