ARRESTATO UN PUSHER, SEQUESTRATI DENARO E STUPEFACENTI

LA POLIZIA DI STATO INTERROMPE UN’ATTIVITA’ DI SPACCIO A CIELO APERTO.

ARRESTATO UN PUSHER, SEQUESTRATI DENARO E STUPEFACENTI

La Polizia di Stato ha tratto in arresto A.A., pregiudicato palermitano 21enne della zona di Porta Nuova, poiché colto nella flagranza del reato di spaccio di stupefacenti.

Ancora una volta, ad essere decisiva è stata la mirata e capillare presenza sulle strade dello spaccio palermitane di personale di Polizia in abiti “civili” che è riuscito a scovare un palermitano, colto nel vivo di un’attività di smercio di stupefacenti a cielo aperto.

I “Falchi” della Squadra Mobile hanno effettuato un servizio di appostamento in piazza Ingastone ove, fingendosi turisti e clienti di bancarelle, hanno avuto modo di notare la prolungata sosta su strada, apparentemente immotivata di un giovane. Gli agenti hanno ritenuto di focalizzare l’attenzione su quel giovane, volto conosciuto per i suoi precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio e sospettato di essere stato colto durante un’attività di spaccio.

Quando i poliziotti hanno ritenuto di intervenire per sottoporre a perquisizione il giovane, questi ha tentato una veloce fuga subito vanificata dalla presenza di altri agenti in incognito. Durante la fuga, A.A, queste le iniziali dell’uomo, ha tentato di disfarsi di un mazzo di chiavi lanciandole per terra.

Gli agenti hanno ritrovato addosso all’uomo una somma in contanti, di poco inferiore ai mille euro e, nell’abitacolo dell’auto parcheggiata nei pressi, tre dosi di marijuana e due di hashish, già confezionate e pronte ad essere spacciate.

Costretto dall’evidenza, A.A. ha ammesso che denaro e stupefacenti fossero collegati e riferibili all’attività di spaccio che l’uomo aveva effettuato in piazza Ingastone negli ultimi giorni. Il giovane è stato tratto in arresto, denaro e stupefacenti sono stati sequestrati.

I servizi proseguiranno nel corso dei prossimi giorni.

TENTATO OMICIDIO. IN MANETTE UN 36enne

I carabinieri della Stazione di Torretta hanno arrestato per tentato omicidio, M.v., 36enne di Borgetto.

I militari, su segnalazione del 118, si sono recati in una stalla di Capaci dove D.M.r. 45enne allevatore di Torretta era stato accoltellato.

Dopo una rapida ricostruzione dei fatti, si appurava che l’aggressore, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, avrebbe accoltellato il suo ex datore di lavoro per motivi ancora in corso di accertamento.

Il 36enne, fuggito a piedi, veniva rintracciato nelle campagne limitrofe e, dopo essere stato tratto in arresto, veniva tradotto presso il carcere Lo Russo-Pagliarelli in attesa dell’udienza di convalida.

La vittima, attinta all’avambraccio destro, al collo ed al torace, è stata trasportata all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo dove è tuttora ricoverata e non versa in pericolo di vita.

È IL GIORNO DEL RICORDO DI ROCCO CHINNICI

37° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DEL GIUDICE ROCCO CHINNICI, DEL MAR. ORD. MARIO TRAPASSI E DELL’APP. SALVATORE BARTOLOTTA, ADDETTI ALLA SCORTA, E DEL SIG. STEFANO LI SACCHI, DECORATI DI MEDAGLIA D’ORO AL VALOR CIVILE “ALLA MEMORIA”.

Oggi, alle ore 09:30, in via Pipitone Federico, luogo dell’eccidio, alla presenza delle massime Autorità della Provincia e della Città di Palermo, dei familiari delle vittime e di numerose autorità civili e militari è stata deposta una corona d’alloro per ricordare il 37° anniversario della strage in cui persero la vita il Giudice Rocco CHINNICI, i Carabinieri di scorta, Maresciallo Ordinario Mario TRAPASSI e Appuntato Scelto Salvatore BARTOLOTTA, e il portiere dello stabile Stefano LI SACCHI.

A seguire, nella chiesa di San Michele Arcangelo, in via Sciuti, è stata celebrata la Santa Messa.

Al termine della funzione sono intervenuti l’ Avv. Giovanni Chinnici, il Procuratore Generale Roberto Scarpinato, il Presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca e il Generale Arturo Guarino, Comandante Provinciale dei Carabinieri.

La cerimonia si è conclusa con le parole dell’ Europarlamentare Onorevole Dott.ssa Caterina Chinnici.

A Misilmeri nella piazzetta che porta il nome del Magistrato ucciso, l’amministrazione comunale ha voluto ricordare il sacrificio del Dott. Rocco Chinnici con la deposizione di una Corona alla base del busto marmoreo.

Alla cerimonia erano presenti i figli Giovanni e Caterina, la nuora e i nipoti, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il Corpo dei Vigili Urbani

e in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, il Maggiore Marco Montemagno Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Misilmeri.

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO A PIANO STOPPA È AD UN PUNTO DI SVOLTA?

“Piano Stoppa ha bisogno di un intervento urgente per poter salvaguardare la vita dei residenti. Non è più tempo dell’attesa”. È quanto afferma Giovanni Orlando, presidente del Comitato Nuova Alba Gibilrossa-Piano Stoppa.Rischio idrogeologico, dunque, molto alto catalogato con la sigla R4.
“Canali otturati e/o divelti – continua Orlando-incolumità pubblica e sicurezza urbana sono gli argomenti e le battaglie di questi ultimi 10 anni del Comitato per fronteggiare queste problematiche che hanno messo in ginocchio l’intera Contrada di Piano Stoppa”.
Giovedì 30 luglio alle 18,30 andrà in consiglio comunale il 2° stralcio del Progetto per il completamento delle Opere di REGIMAZIONE IDRAULICA di PIANO STOPPA per un importo di €4.924.182.”Confidiamo nel buon senso di tutti gli amministratori – conclude Orlando- per il bene Comune, all’approvazione della delibera. Piano Stoppa ed i suoi Cittadini ne hanno bisogno”.

“OPERAZIONE STELE” DISARTICOLATE DUE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, LEGATE A COSA NOSTRA

“OPERAZIONE STELE”, DISARTICOLATE DUE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, LEGATE A “COSA NOSTRA” , DEDITE ALLE ESTORSIONI, ALLE RAPINE, ALLA PRODUZIONE E TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, ALLA DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI ED AI FURTI, TRA CUI EMERGE QUELLO CHE DA IL NOME ALL’OPERAZIONE, PERPETRATO PRESSO LA STELE DI FALCONE

37 INDAGATI E 24 MISURE CAUTELARI IN TUTTA LA PENISOLA

Dalle prime ore della mattina, in Sicilia, Emilia Romagna e Puglia i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palermo, nei confronti di 24 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere, estorsione, tentata rapina, detenzione illegale di armi, cessione illegale di armi, furto aggravato, ricettazione, simulazione di reato, produzione e traffico illegale di sostanze stupefacenti e lesioni personali.

Le indagini, seguite da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Ennio Petrigni e dai sost proc. Giorgia Spiri e Felice De Benedittis, della Procura della Repubblica di Palermo, hanno consentito di disarticolare due associazioni per delinquere, risultate connesse con la criminalità organizzata, radicate nei quartieri popolari CEP – Cruillas – S.Giovanni Apostolo e Z.E.N.2, del capoluogo siciliano, ma che operavano in tutto il territorio regionale.

Le investigazioni hanno permesso di dimostrare l’esistenza di una struttura organizzata in modo piramidale con a capo la famiglia reggente dei Cintura, storicamente e notoriamente specializzata nei delitti di natura predatoria, ed in cui gli appartenenti erano meticolosamente organizzati tra loro tanto che, la condotta delittuosa veniva considerata una vera e propria attività lavorativa da svolgere con costanza e dedizione, con turni di lavoro precisi e scandagliati nel tempo.

I sodali, connotati da una notevole caratura criminale, desunta dai lunghi trascorsi giudiziari e dai molteplici delitti commessi e progettati durante la fase d’indagine, risultavano vantare uno stretto contatto con soggetti legati alla criminalità comune ma anche organizzata, ovvero con esponenti di vertice di “cosa nostra”.

È stata infatti documentata la mediazione di esponenti di vertice di “cosa nostra”, ogni qualvolta venivano consumati, inconsapevolmente, furti ai danni di soggetti appartenenti ad altri mandamenti o di persone a loro vicine, come nel caso di un furto commesso a Castellamare del Golfo o dei furti consumati ai danni della Edil Ponteggi di Bagheria di proprietà di SCADUTO Paolo, figlio del più noto boss Pino SCADUTO, storico esponente della famiglia mafiosa di Bagheria.

La stretta vicinanza dei correi alla malavita comune e organizzata, permetteva anche di acquisire importanti elementi di reità in ordine a delitti di altro genere legati alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti e/o psicotrope, di natura estorsiva ma anche in materia di armi, nonché di acquisire gravi elementi di responsabilità penali e di notevole allarme sociale, già confluiti in connesso procedimento penale che ha portato all’emissione di numerose misure restrittive nell’ambito della recente operazione “Over” (Spaccaossa).

Il quadro generale che emergeva faceva trapelare tutta l’influenza dei sodali all’interno della borgata di Cruillas e nel territorio compreso tra Borgonuovo, San Giovanni Apostolo e C.E.P.. Risulta invero come l’associazione capeggiata da CINTURA Andrea, sebbene ristretto presso la casa circondariale di Palermo, servendosi dei componenti della sua famiglia, ma anche della collaborazione di altri soggetti, costringesse diversi esercizi commerciali del quartiere a consegnare settimanalmente somme di denaro che variavano in relazione al tipo di attività commerciale, camuffando le richieste estorsive sotto forma di contributo per l’organizzazione della “festa di quartiere”. In particolar modo CINTURA Andrea ed il figlio Domenico, collocati al vertice dell’associazione detenevano il completo predominio sul quartiere e su chiunque volesse prendere ogni genere di iniziativa commerciale, compresi coloro che volevano allestire banchi di rivendita e che necessariamente dovevano ottenere il loro benestare.

L’articolata attività di p.g. iniziava nel Febbraio del 2017 a seguito di un furto consumato ai danni di una ditta di fornitura di materiale edile sita nel comune di Lascari (PA) e si concludeva nel mese di giugno 2019.

Fra gli innumerevoli furti, ricostruiti mediante una sofisticata attività tecnica che comprendeva intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di videosorveglianza, implementata da tradizionali metodi investigativi, risalta quello di maggiore valore simbolico, da cui, fra l’altro, trae il nome l’operazione di polizia giudiziaria, consumato, in data 06.03.2017, all’interno del cantiere attrezzato per la realizzazione del giardino della memoria “Quarto Savona Quindici”, monumento, costruito in occasione della ricorrenza del venticinquesimo anniversario della strage del 23 maggio 1992 e dedicato agli uomini della scorta del Giudice Giovanni Falcone, rischiando di compromettere la celebrazione dell’importante momento commemorativo.

Veniva inoltre documentata la formazione di un nuovo gruppo criminale, a seguito del mutamento degli equilibri interni del sodalizio principale, ovvero quello dei “Cintura”, circostanze che portavano all’allontanamento di uno dei suoi componenti che da li a poco si sarebbe unito ad un nuovo gruppo, operante nel quartiere ZEN 2, che prendeva di mira diversi obiettivi di pubblica utilità quali la discarica di Bellolampo e l’acquedotto Comunale.

MISILMERI, STADIO “G. ALOISIO”: STAGE DEDICATO AI RAGAZZI DELL’ASD PRATO VERDE-GIOVANNI ACCOMANDO

Allo Stadio Giovanni Aloisio, giornata di festa per l’Asd Prato Verde- Giovanni Accomando che oggi ha organizzato uno stage per i giovani nati dal 2006 al 2008.
“Una quarantina di ragazzi di Misilmeri, di Villafrati, Ciminna e di altri paesi del territorio, sono stati visionati dalla dirigenza ma soprattutto dai tecnici del Team, coordinati dal mister Giuseppe Costa che li seguirà durante il campionato. Non è mancato un momento di commozione, nello stare tutti intorno allo striscione dedicato a Giovanni Aloisio.I ragazzi tra entusiasmo emozione ed adrenalina pura hanno dato vita a delle interessanti prestazioni durante la gare.“Siamo felici di poter utilizzare il nuovo campo sportivo – dice Francesca Accomando, presidente della società Prato Verde-Scuola calcio Giovanni Accomando – La nostra società opera nel territorio dal 2012 e ha come obiettivo la crescita dei bambini sia dal punto di vista tecnico che umano. Il nostro staff è composto da tecnici abilitati UEFA e laureati in scienze motorie e grazie al loro continuo aggiornamento cercano di dare il meglio ai nostri tesserati“.
Presentato il nostro nuovo tecnico Filippo Bisconti, anche lui diplomato UEFA B.“Abbiamo confermato – conclude la Accomando- l’intero staff tecnico della stagione precedente che ha svolto fino ad ora un ottimo lavoro”Valentino Sucato

UN 76ENNE PALERMITANO LANCIA COCAINA DAL FINESTRINO: ARRESTATO

I Carabinieri della Stazione di Carini, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, M.m., 76enne palermitano, già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo a bordo della sua autovettura, ha tentato di eludere il controllo di una pattuglia di militari, non fermandosi all’alt. Il 76enne è stato bloccato dopo un breve inseguimento, nel corso del quale, aveva tentato di disfarsi di più di 110 grammi di cocaina, gettandola dal finestrino dell’auto in corsa.

La droga, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato oltre diecimila euro, è stata recuperata, sottoposta a sequestro e trasmessa al laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Reparto Operativo di Palermo per le verifiche quantitative e qualitative.

L’uomo è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale “Lorusso” -Pagliarelli- in attesa dell’udienza di convalida.

SPAZI CULTURALI, ARTE, TURISMO: ARAZZI FIAMMINGHI IN MOSTRA

Continuano i venerdì a “cantiere aperto” all’Oratorio dei Bianchi per assistere alle operazioni di restauro degli arazzi fiamminghi di Marsala. L’edificio che presenta una preziosa esposizione di pitture, arredi e decorazione plastica del Seicento e Settecento, ospita in questi mesi – nella sala del primo piano – un laboratorio di restauro tessile, impegnato nel recupero conservativo dei preziosi arazzi della collezione donata nel 1586 da monsignor Antonino Lombardo alla chiesa Madre di Marsala. Per garantire il rispetto della normativa di distanziamento anti-Covid, la visita – prevista ogni venerdì, dalle 9 alle 13 – può essere prenotata attraverso la App Youline https://youline.eu/laculturariparte.html

«Il restauro degli otto arazzi fiamminghi e dei dieci paramenti sacri di Marsala – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà – esprime il desiderio del governo Musumeci di mostrare al visitatore “l’esperienza dei lavori” con lo scopo, sia di valorizzare l’attività propria del restauro nella sua fase di esecuzione, che di mostrare la competenza dei tecnici esperti nel restauro e nella conservazione dei Beni culturali. Un’occasione unica di vivere il momento del restauro dei preziosi arazzi in un luogo di grande fascino come l’Oratorio dei Bianchi».

NOVITÀ PER LE IMPRESE

«Stato e Regione Siciliana puntano al rafforzamento dei Confidi per sostenere la ripresa delle imprese. La conversione in legge del cosiddetto “decreto Rilancio” rappresenta un primo intervento del governo nazionale a favore dei Confidi e delle piccole e medie imprese siciliane fortemente danneggiate dalla crisi della pandemia da Covid 19. La legge, che trasforma i 32 “Confidi 106” vigilati da Banca d’Italia in soggetti ‘finanziari’ capaci di erogare finanziamenti alle imprese, è in linea con le indicazioni della legge di Stabilità regionale (9/2020) tesa a incentivare le concentrazioni dei consorzi fidi capaci di interpretare e sostenere le esigenze di sviluppo delle aziende».

Così il vicepresidente e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, commentando la norma a favore dei Confidi contenuta nel “decreto Rilancio” convertito in legge.

«In particolare – ha precisato – l’articolo 10 della manovra regionale ha previsto venti milioni di euro per la concentrazione e patrimonializzazione dei consorzi fidi, per le agevolazioni e il supporto alle imprese. All’erogazione si procederà tramite il Fondo Sicilia gestito dall’Irfis-Finsicilia. Definita la riprogrammazione delle risorse extraregionali è imminente, infatti, l’emanazione delle direttive di attuazione propedeutiche alla pubblicazione del relativo bando”, ha concluso il vicepresidente.

Via libera dal governo Musumeci agli interventi di riqualificazione delle aree adiacenti al Presidio ospedaliero “Santa Marta” di Catania

La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, ha approvato la delibera che autorizza la demolizione selettiva e controllata dell’edificio, costruito negli anni Sessanta, che sorge tra via Gesualdo Clementi e via Bambino. Al posto del fabbricato sarà realizzata una piazza e tornerà visibile il prospetto del settecentesco palazzo con giardino, opera di Giovan Battista Vaccarini. La spesa prevista è di due milioni e 330 mila euro.

«Abbiamo mantenuto – commenta il governatore Nello Musumeci – l’impegno di riqualificare e valorizzare una parte importante del centro storico catanese. Con l’intervento programmato sarà eliminato un edificio fatiscente e antiestetico e sarà restituita alla cittadinanza un’area verde, con la possibilità di ridare protagonismo e dignità, finalmente, allo storico edificio del Vaccarini».