LIBERTÀ D’INFORMAZIONE NEL PROCESSO DI CRESCITA DEI GIOVANI

Un premio per le scuole, frutto della collaborazione tra Ordine nazionale dei giornalisti e Ministero dell’Istruzione e del Merito. La premiazione con il Ministro Valditara e il presidente Bartoli



“Noi giornalisti dovremmo prendere spunto dalla freschezza e dalla raffinata costruzione dal punto di vista giornalistico dei lavori presentati” così Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, ai ragazzi e alle ragazze che hanno partecipato al concorso “Libertà di informazione nel processo di crescita dei giovani”, organizzato da Ministero Istruzione Merito in collaborazione con l’Ordine nazionale dei giornalisti.


“Il futuro dell’informazione libera passa dalla scuola ed è nelle scuole che si formano cittadini consapevoli” ha ricordato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara agli studenti e alle studentesse che martedì 24 ottobre, nella sala intitolata ad Aldo Moro, nella sede del Ministero, a Roma, sono stati premiati. Tra gli oltre 70 elaborati arrivati dalle scuole di tutte le regioni italiane, 2 sono stati i lavori premiati e 4 i lavori ritenuti degni di menzione. I primi classificati sono stati ICS PIRANDELLO di Porto Empedocle (AG) Dirigente Scolastica la Prof.ssa Anna Gangarossa e docente referente Placida Calcetti, che ha presentato un lavoro multimediale realizzato da quattro studenti sull’importanza del giornalismo per riportare i fatti con obiettività e veridicità. Il lavoro risultato vincitore è stato realizzato da un gruppo di alunni: Andrea Bennici, Marialuce Firetto, Hassine Sfar, Fabiana Tallarico. Nella motivazione si legge che L’elaborato, rappresentato da un prodotto multimediale, offre interessanti riflessioni sull’importanza di avere dei giornalisti capaci di dare una informazione basata su obiettività e veridicità dei fatti e su principi etici e deontologici per alimentare dibattiti e favorire la crescita culturale dei giovani.L’altro lavoro risultato vincitore è quello dell’IIS OLIVATI PANETTA di Locri, anche questo un lavoro multimediale di gruppo, una vera e propria inchiesta per indagare sulla morte, negli anni 80, di un docente dell’Istituto, che si batteva contro ogni tipo di mafie e mistificazioni. Dirigente Scolastica dell’Istituto è la Prof.ssa Carla Maria Pelaggi e la docente referente del progetto Immacolata Aversa. La motivazione del riconoscimento recita L’elaborato, rappresentato da un prodotto multimediale, si caratterizza per essere una vera e propria inchiesta giornalistica. Gli studenti, con coraggio, provano a fare luce sulla morte del professor Panzera, avvenuta negli anni ’80. Panzera era un docente del loro Istituto che espletava con coscienza il suo ruolo di educatore, la cui morte è ancora avvolta dal mistero.


Per la qualità degli elaborati, la Commissione ha concesso la menzione speciale

per il primo ciclo: IC Aprigliano (Fraz. Vico) Aprigliano (CS), dirigente Scolastica :Dott.ssa Immacolata Cairo, docente referente Stefania Alessio. Il lavoro premiato è un prodotto di gruppo realizzato da Niccolò Rendace, Mariaserena Le Pera, Mario Petrone, Jasmine Annamaria Scarcello.

Un’altra menzione speciale è andata all’ IC Giuianova2 di Giulianova (TE), dirigente scolastica la Prof.ssa Angela Pallini, docente referente Francesca Pistilli per un lavoro collettivo di più classi.

Per gli istituti di secondo grado, la menzione speciale è andata al lavoro individuale dell’alunno Valerio Castellotti della V C del Liceo statale Augusto Roma. Dirigente scolastica: Prof.ssa Giuseppina Rubinacci, docente referente Antonella Perelli.




L’altra menzione è andata ad un lavoro di gruppo di 25 studenti delle classi 4°AL e 4°BL presentato dal Polo Liceale Licci Sylos Fiore Terlizzi (BA). Dirigente scolastica: Prof.ssa Anna Maria Allegretta, docente referente Annamaria Altomare e altri. Gli studenti e le studentesse erano accompagnati dal Presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Piero Ricci. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato rappresentanti della Commissione cultura del CNOG, che ha organizzato il premio con gli uffici del Ministero. In particolare la presidente Elena Golino, il vicepresidente Danilo Di Biasio, la segretaria Elisabetta Cosci e la consigliera Margherita Agata. La giuria del Premio era composta, per il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal Prof. Dario Siggia, Prof.ssa Claudia Rossi, Dott.ssa Alessandra Migliozzi, mentre per il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti i componenti erano la Dott.ssa Elena Golino, Dott. Emilio Bonavita, Dott. Giuseppe Murru.

Nel pomeriggio i premiati e le premiate sono stati accompagnati a visitare la redazione del Corriere dello Sport..

Maltempo, Regione avvia procedure di risarcimento danni per eventi del 2022. Schifani: «Al fianco di cittadini e imprenditori colpiti»



Sono state avviate le procedure per la concessione dei contributi della Regione ai cittadini siciliani colpiti dagli eventi meteo calamitosi di fine 2022, così come previsto dall’ultima legge di Stabilità regionale. Nello specifico, cinque milioni di euro sono stati destinati ai Comuni delle province di Messina, Siracusa e Trapani per i danni causati dalle alluvioni di settembre, ottobre e novembre 2022; mentre 1,2 milioni di euro andranno ai Comuni della Valle del Belìce (Castelvetrano, Montevago, Partanna e Santa Margherita Belìce), i cui territori sono stati colpiti dalla tromba d’aria del 30 settembre 2022.

Il dipartimento della Protezione civile regionale, guidato dal dirigente generale Salvo Cocina, ha approvato le direttive con cui si delineano in dettaglio i criteri, i termini e le modalità per la determinazione e la concessione dei contributi. Quella relativa al territorio del Belìce è già stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 27 ottobre, l’altra, invece, lo sarà nei prossimi giorni.

I comuni avranno 30 giorni di tempo, dal momento della pubblicazione in Gurs, per ricevere le istanze dei privati e delle imprese, al termine dei quali dovranno trasmettere al dipartimento della Protezione civile regionale una tabella riepilogativa delle domande accolte, così da consentire l’impegno delle somme entro l’anno finanziario in corso. La condizione principale di accesso ai contributi è che i danni subìti siano stati già formalmente segnalati ai Comuni, ovvero ad altro Ente pubblico.

«Non posso dimenticare che la mia prima uscita pubblica da presidente – dice il governatore Renato Schifani – è stata proprio nella città di Trapani colpita dall’alluvione del 2022. Già in quei primi giorni del mio governo, ho promesso che la Regione sarebbe stata al fianco dei cittadini e degli imprenditori colpiti dagli eventi calamitosi che sempre più spesso, purtroppo, si verificano a causa del cambiamento climatico in corso. Ed è questa la direzione che ci stiamo impegnando a seguire ogni giorno».

I decreti, le direttive e i moduli per la presentazione delle richieste di risarcimento sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Siciliana ai seguenti link: per Messina, Siracusa e Trapani, qui i moduli per la concessione dei contributi alle attività produttive e qui quelli relativi ai privati; per i comuni della Valle del Belìce, qui i moduli per la concessione dei contributi alle attività produttive e qui quelli relativi ai privati..

RUBA IL BANCOMAT DEFUNTA ANZIANA DA LEI ASSISTITA E LO UTILIZZA PER INDEBITI PRELEVAMENTI. BADANTE 53ENNE DENUNCIATA


Ieri 30 ottobre 2023, a conclusione di una complessa attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Giardini Naxos hanno denunciato, in stato di libertà, una badante di 53anni, ritenuta presunta responsabile dei reati di furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di pagamento.
Le investigazioni dei militari dell’Arma sono state avviate a seguito della denuncia presentata della figlia di una defunta anziana che lamentava l’ammanco del bancomat intestato alla madre. Sono state pertanto avviate le indagini che, attraverso le verifiche documentali eseguite presso l’istituto erogatore della carta di debito, hanno permesso di individuare lo sportello automatico dove erano stati effettuati gli indebiti prelevamenti.
I successivi accertamenti espletati dai Carabinieri attraverso l’analisi delle immagini delle videocamere installate presso lo sportello utilizzato, hanno consentito di risalire all’identità della badante dell’anziana quale presunta responsabile del furto del bancomat, indebitamente utilizzato dalla medesima per prelevare illecitamente, tra i mesi di settembre e ottobre 2023, 2.450,00 euro, documentati dall’estratto conto effettuato presso l’istituto di credito.
La donna è stata pertanto denunciata all’Autorità Giudiziaria ed ora dovrà rispondere dei reati a lei addebitati.

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VIOLENZA, MINACCIA E RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE, ARRESTATO UN 39enne

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica, nell’ambito dell’ordinario controllo del territorio di competenza, su richiesta della Centrale Operativa a seguito di segnalazione del proprietario di un noto chiosco della città, effettuavano un intervento presso il centro cittadino. Giunti sul luogo i militari hanno preso cognizione della situazione rendendosi conto che la richiesta di intervento era derivata dal rifiuto del gestore del bar di servire ulteriori bevande alcoliche ad un uomo nonostante il suo evidente stato di alterazione psicofisica. Gli operanti hanno cercato in tutti i modi possibili di poter instaurare con l’interessato un dialogo, ma i tentativi sono stati vani. L’uomo, un 39enne, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, proprio durante uno di questi approcci verbali da parte dei militari si è scagliato verso di loro proferendo parole dure ed assumendo atteggiamenti violenti, sfociati poi in un’aggressione fisica con calci e pugni. Nonostante gli animi accesi, i militari operanti hanno provveduto a trasportare l’uomo presso gli uffici del Comando Compagnia di Modica, dove è poi giunta un’ambulanza per valutare lo stato fisico dell’interessato. Avuta certezza della sua buona condizione di salute e della sua alterazione psicofisica, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Ragusa, il soggetto è stato tratto in arresto per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito è stato trasportato presso la casa Circondariale di Ragusa.

La capacità di dialogo dei militari dell’Arma e di gestione dei momenti di crisi di coloro che si trovano a vivere momenti di alterazione psicofisica, hanno avuto ancora una volta esito positivo, poiché l’uomo con il passare delle ore ha iniziato ad avere consapevolezza dell’accaduto iniziando ad essere collaborativo.

Porto di Palermo: indagini della GDF. Sequestrati 80.000 euro

I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza con la quale il G.I.P. del Tribunale del capoluogo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti del direttore tecnico e del direttore di cantiere di una società aggiudicataria dell’appalto per la ristrutturazione e il restyling della stazione marittima del Porto di Palermo, nonché il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 80.000 euro, quale profitto dell’ipotizzato reato di estorsione.

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo (Gruppo Tutela Spesa Pubblica), traggono origine da una denuncia sporta dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, con la quale erano stati segnalati ritardi nell’esecuzione della suddetta commessa pubblica. Nel dettaglio, i citati rallentamenti venivano attribuiti a una conflittualità in essere tra la società aggiudicataria e alcune ditte sub-appaltatrici, causata dal differito o mancato pagamento dei lavori eseguiti.

Nel corso delle investigazioni è emerso che il direttore tecnico e il direttore di cantiere dell’impresa aggiudicataria dei lavori avrebbero preteso, dai titolari di tre imprese sub-appaltatrici, un illecito pagamento di somme di denaro “extra”, che arrivava fino al 30% del valore dei lavori affidati, minacciando che, in caso di rifiuto, sarebbe stata preclusa la prosecuzione delle attività.

A tali minacce sarebbero poi, in concreto, seguite pesanti ritorsioni, come controlli a sorpresa, nonché il ritardo nel pagamento delle fatture fino ad arrivare alla mancata liquidazione di parte delle stesse.

In un caso sarebbe stato accertato che il titolare di una delle imprese vessate, cedendo alle richieste estorsive, avrebbe corrisposto somme per complessivi 80.000 euro, di cui 45.000 in contanti e 35.000 tramite bonifici bancari, utilizzando causali fittizie, su un conto corrente intestato alla madre del direttore di cantiere.

Al fine di creare la provvista di denaro per le illecite dazioni, inoltre, gli indagati avrebbero suggerito ai sub-appaltatori di:

– utilizzare nei lavori di ristrutturazione prodotti di qualità più scadente rispetto a quelli previsti nel capitolato e riportati nelle fatturazioni, anche a scapito dell’incolumità pubblica;

– sovrafatturare le prestazioni svolte nei confronti della ditta appaltatrice.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, nel contrasto ad ogni forma di illegalità che altera le regole della sana competizione tra imprese, danneggia gli onesti e incide negativamente sulla sicurezza e sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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STALKING E MALTRATTAMENTI: DUE ARRESTI

I Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno arrestato un 27enne bagherese nei confronti del quale il Giudice per le Indaghi Preliminari, su richiesta della Procura presso il Tribunale di Termini Imerese, ha disposto gli arresti domiciliari per il reato di atti persecutori che il giovane avrebbe commesso nei confronti del nuovo fidanzato dell’ex convivente.

In città, i Carabinieri della Stazione Palermo Villagrazia hanno arrestato un 40enne, già colpito dal “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, che avrebbe violato le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria di Palermo. Per l’uomo, indagato per maltrattamenti in famiglia, il Giudice per Indagini Preliminari ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, accogliendo la richiesta di aggravamento della misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.

Vicende come queste evidenziano la necessità che le vittime nutrano fiducia nelle Istituzioni e denuncino alle Forze di Polizia le violenze subite. Occorre non restare in silenzio, ma chiedere aiuto.

La Rete Antiviolenza del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo è composta da militari specializzati, capillarmente diffusi nul territorio del capoluogo e della provincia.

Le donne e gli uomini che ne fanno parte sono dotati di una personale sensibilità e hanno frequentato specifici corsi di formazione presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri. La “Rete” ha a disposizione 5 “stanze di ascolto protetto”, ubicate presso la caserma “G. Carini” sede del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, presso la Stazione di Palermo Oreto, il Reparto Territoriale di Termini Imerese e le Compagnie di Cefalù e di Monreale.

#Gocce di Vangelo odierno del 31 ottobre 2023 – rubrica di Santo Orlando

Gocce dal Vangelo odierno

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,18-21

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

«A che cosa è simile il regno di Dio?»

Nel Vangelo odierno Gesù esorta alla pazienza, alla fermezza alla speranza. Queste virtù sono particolarmente necessarie a coloro che si dedicano a diffondere il Regno di Dio. E’ necessario saper attendere, perché il chicco seminato, con la grazia di Dio e con la cooperazione umana, cresca, sprofondando le sue radici nella buona terra e cresca gradualmente, fino a diventare un albero. Bisogna, anzitutto, avere fede nella fecondità contenuta nel seme del Regno di Dio. Questa semente è la Parola; ma è pure l’Eucaristia, che si semina in noi per mezzo della Comunione. Gesù paragonerà Sé stesso con il «chicco di grano, caduto in terra, se muore, produce molto frutto» (Gv 12,24).
Il Regno di Dio, è simile «al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Lc 13,21). Anche qui si parla della capacità che ha il lievito di far fermentare la massa. Così succede con “il resto d’Israele” di cui si parla nell’Antico Testamento: il “resto” dovrà salvare e lievitare tutto il popolo. Continuando con la parabola, solamente è necessario che il lievito arrivi al popolo, che sia come il sale, capace di preservare dalla corruzione e di dare buon sapore a tutto il cibo (cf. Mat 5,13). E’ pure necessario dar tempo affinché il lievito svolga il suo lavoro con la preghiera e riempiendosi di Spirito Santo.

BLOCCATA LA A19 PER INCENDIO








Sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”, il traffico è provvisoriamente bloccato in entrambe le direzioni per la presenza di un incendio ai margini della sede autostradale all’altezza del km 9,700, tra gli svincoli di Casteldaccia e Altavilla Milicia.



Sono in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio da parte dei Vigili del Fuoco.



Il personale di Anas è sul posto per la gestione della viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.

FURTO E CAVALLO DI RITORNO: 2 ARRESTI PER ESTORSIONE

I Carabinieri della Compagnia Palermo San Lorenzo hanno arrestato due minorenni con l’accusa di estorsione.

I due giovanissimi avrebbero tentato il cosiddetto “cavallo di ritorno”, consistente nella richiesta di pagamento di un riscatto, rivolta a chi ha subito un furto, per riottenere ciò che gli è stato rubato.

In particolare, un 20enne palermitano, dopo che era stato vittima del furto del suo motociclo, sarebbe stato contattato anonimamente e gli sarebbe stata richiesta la somma di circa 500 euro per riottenere il maltolto.

Il giovane non ha esitato a denunciare il fatto ai Carabinieri della Stazione Palermo Falde che hanno subito attivato le indagini e bloccato i due minori immediatamente dopo aver ricevuto il danaro pattuito per la restituzione del mezzo.

Contestualmente sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica anche due giovani donne che avrebbero fatto da intermediarie tra la vittima e i presunti estortori.

Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Palermo e gli indagati sono stati ristretti presso l’Istituto Penale per i Minorenni “Malaspina”; il motociclo e il denaro sono stati restituiti alla vittima.

#Gocce di Vangelo odierno del 30 ottobre 2023 – rubrica di Santo Orlando

Gocce dal Vangelo odierno

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,10-17

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

“la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute”

Nel Vangelo odierno Gesù ancora una volta supera le restrizioni della legge per manifestare la Sua Misericordia. Eppure l’uomo rimane duro di cuore.
Centriamo la nostra attenzione sull’atteggiamento di quest’uomo analizzando il mio comportamento. Sono sempre rimasto colpito da come, davanti a un miracolo palese, qualcuno sia in grado di chiudersi in modo tale che ciò che vede non lo impressiona minimamente. È come se non avesse visto quanto è appena accaduto e quello che ciò significhi. La ragione sta nell’esperienza erronea delle mediazioni che molti ebrei avevano in quel tempo. Il problema è da cercarsi nel fatto che alcuni ebrei fanno della mediazione un assoluto. In modo tale che la mediazione non li mette in comunicazione con Dio, bensì rimangono nella loro propria mediazione. Dimenticano il senso ultimo rimanendo nel puro mezzo. In questo modo, Dio non può comunicare loro le Sue grazie, i Suoi doni, il Suo amore e pertanto la sua esperienza religiosa non arricchirà la loro vita.
Questa mancata esperienza porta l’uomo a vivere la religione in modo rigorista, a rinchiudere il loro dio in puri mezzi o apparenze ritualizzate. Si costruiscono un dio su misura non lasciandolo entrare nelle loro vite. In questa loro religiosità credono che tutto si risolva compiendo norme. È quindi da comprendere la reazione di Gesù: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?» (Lc 13,15). Gesù rivela l’assurdità di questa erronea concezione del sabbath.
Questa Parola di Dio dovrebbe aiutarci ad esaminare la nostra propria religiosità e rivelarci se realmente le mediazione delle quali facciamo uso ci pongono in comunicazione con Dio e con la vita, se realmente la nostra vita è sotto l’azione dello Spirito Santo.