PIANTE DI MARIJUANA IN UN APPARTAMENTO. ARRESTATO UN PANETTIERE


I Carabinieri della Stazione di Lentini in collaborazione con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia di Sigonella, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di stupefacenti hanno arrestato in flagranza un 51enne, panettiere del posto poiché trovato in possesso di 150 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I Carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno della mobilia del vano cucina, tre barattoli in vetro contenenti la marijuana già essiccata. Altresì, all’interno di una camera sono state trovate quattro piante di marijuana dell’altezza di circa 30 centimetri, una lampada a led, del terriccio e del fertilizzante utilizzati per la coltivazione. La sostanza stupefacente sequestrata sarà esaminata dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti per verificarne la consistenza qualitativa e quantitativa.

RITORNA AL PAESE DI ORIGINE: DEVE SCONTARE 15 ANNI DI CARCERE, ARRESTATO





Nel pomeriggio di ieri- 16 novembre- i Carabinieri della Stazione di Santa Elisabetta, su segnalazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia –Divisione Si.Re.Ne.- hanno arrestato un cittadino di 51 anni, imprenditore, che da qualche giorno era ritornato nel proprio paese di origine dopo un periodo trascorso in Germania. L’uomo era destinatario di un provvedimento di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche poiché ritenuto responsabile di traffico di sostanze stupefacenti. Fatti commessi in Germania lo scorso anno. L’uomo, che è stato rintracciato dopo rapide ricerche sul territorio dai Militari dell’Arma dovrà scontare 15 anni di reclusione. Al termine delle formalità di rito lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione della competente A.G.

Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

I Carabinieri della Stazione di Cesarò, supportati dai colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Santo Stefano di Camastra (ME), nel corso dei servizi di controllo del territorio, finalizzati, nello specifico, al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, hanno arrestato, in flagranza di reato, un’uomo originario di Catania, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma hanno fermato l’uomo a bordo del proprio autoveicolo nel centro abitato di Cesarò sottoponendolo a perquisizione personale e veicolare, rinvenendo circa 67 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana già suddivisa in dosi, celata all’interno del mezzo. La successiva perquisizione presso la sua abitazione ha consentito ai Carabinieri di rinvenire, all’interno di un garage, ulteriore sostanza stupefacente dello stesso tipo occultata in 3 sacchetti di plastica, nonché un bilancino di precisione. Pertanto, il bilancino di precisione e tutta la sostanza stupefacente, che è stata inviata presso i Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio, sono stati sequestrati e l’uomo è stato arrestato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI E GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO DELLA FANFARA DEI CARABINIERI IN CATTEDRALE.

 

Nel pomeriggio di ieri, 18 settembre, all’interno di Palazzo Ducezio, storico edificio che ospita il Municipio di Noto, è stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri alla presenza di S.E. il Prefetto di Siracusa, Dottoressa Giusi Scaduto, del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” Generale di Brigata Rosario Castello, del Sindaco di Noto Dott. Corrado Bonfanti e dell’Ispettore Regionale AN.C. Dott. Ignazio Buzzi e di altre Autorità religiose civili e militari.

Madrina della cerimonia, la Sig.ra Maria Teresa Zearo, consorte del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”.

Dopo il tradizionale taglio del nastro, le Autorità hanno deposto una corona d’alloro al restaurato Monumento dei Caduti di Piazza Landolina e successivamente la Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” ha allietato il pubblico presente con un concerto il cui programma musicale ha spaziato da brani di opere di noti musicisti e compositori, quali G. Rossini e P.I. Tschaikovsky alla riproposizione della tarantella siciliana, sapientemente presentanti da Flaminia Belfiore.

Il concerto, ottimamente eseguito dai 23 componenti agli ordini del maestro Luogotenente Paolo Mario Sena, si è concluso con la Fedelissima, la famosa marcia d’ordinanza dei Carabinieri, e con l’Inno Nazionale Italiano. I circa 500 presenti hanno lungamente applaudito l’esibizione.

Particolarmente emozionante nel corso della serata, dopo l’esecuzione del brano “if you leave me now” dei Chicago,il lungo applauso per tutte le vittime di femminicidio. La presentatrice ha  auspicato – richiamando il testo del brano – che gli uomini, al termine di una relazione, esternino il proprio amore con una canzone rifuggendo da ogni tipo di violenza.

L’ultima presenza della Fanfara dei Carabinieri a Noto risale al 2 aprile 2016, in quell’occasione, presso il Teatro Comunale, fu eseguito un concerto per festeggiare la ricostruzione della cupola della Cattedrale a 20 anni dal suo crollo.

L’istituzione della Sezione A.N.C., di cui è stato eletto Presidente il Luogotenente in congedo Francesco Terranova e che già conta circa 30 iscritti tra soci effettivi, familiari e simpatizzanti, ha trovato  convinto e concreto sostegno nel Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, nel Sindaco di Noto e nell’Ispettore Regionale AN.C. Il Generale Castello, nel suo intervento, ha evidenziato che la sezione ANC costituisce, per la Città di Noto, una ulteriore risorsa per la promozione culturale, ambientale, storico-artistica e per la diffusione della legalità.

FUOCHI PIROTECNICI NON AUTORIZZATI: DENUNCIATO

Nella serata di ieri personale delle Volanti della Polizia di Stato di Catania ha denunciato in stato di libertà un uomo per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose.

Intorno alle 18,30, un equipaggio impegnato nell’ordinario servizio di controllo del territorio, transitando nei pressi del Cimitero, notava in strada un individuo intento ad accendere le batterie di alcuni razzi pirotecnici piazzati in serie, a poca distanza l’uno dell’altro, lungo il marciapiede. Nell’immediatezza dei fatti l’uomo, immediatamente fermato e identificato, dichiarava di aver acceso i fuochi per commemorare un defunto. Si appurava, inoltre, che il reo aveva già esploso cinque batterie di fuochi e si accingeva ad accenderne altre tre.

Messo in sicurezza tutto il materiale esplodente mediante l’ausilio di personale degli artificieri, gli operatori interrompevano l’accensione dei fuochi ponendo fine, ancora una volta, al malcostume diffuso in città di festeggiare eventi privati o commemorare defunti con l’esplosione di fuochi d’artificio e denunciavano in stato di libertà l’autore delle pericolose accensioni non autorizzate.

RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI ANTICOVID: UNA RAGAZZA DENUNCIATA



Visto l’incremento della diffusione del virus Covid 19 che vede la nostra Regione tra le più colpite dalla Pandemia con numeri sempre maggiori di positivi, il Questore di Siracusa ha disposto un rafforzamento dei controlli finalizzati a garantire il rispetto delle vigenti norme per limitare la diffusione del virus.
I controlli della Polizia, particolarmente attenti fin dall’inizio della Pandemia, sono stati rafforzati in tutti i centri di possibile aggregazione, soprattutto nei così detti centri della movida.
Nella giornata di ieri, sono state identificate centinaia di persone e controllati decine di veicoli e, durante uno dei controlli, è stata trovata una giovane di 17 anni, positiva al Covid, che viaggiava tranquillamente in macchina con altri due giovani.
La giovane è stata denunciata per la violazione delle norme sanitarie vigenti.

CANNABIS NASCOSTA NELLE CAMPAGNE DI MISILMERI:IN TRE AI DOMICILIARI

 

I Carabinieri della Stazione di Misilmeri hanno arrestato in flagranza di reato tre palermitani, un 51enne e due 31enni,ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un servizio mirato al contrasto dei reati in materia, i militari hanno eseguito un controllo all’interno di un terreno alla periferia di Misilmeri, sorprendendo i tre uomini mentre irrigavano una piantagione di cannabis da quasi 650 esemplari, con fusti alti oltre il metro e mezzo e in ottimo stato di maturazione. La perquisizione, estesa anche a un magazzino presente all’interno del fondo, ha consentito di rinvenire anche circa 13 chili di marijuana già essiccata e parzialmente confezionata e pronta per l’immissione in commercio, oltre a materiale per la pesatura ed il confezionamento.  

Il G.I.P. di Termini Imerese ha convalidato gli arresti e disposto per i tre la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. In due erano già noti alle forze dell’ordine.

Il valore stimato della piantagione e della sostanza stupefacente sequestrata è di circa 100.000 euro.

RESOCONTO (con video) DELL’ OPERAZIONE ‘TRANSIT’ ALLO ALLO SPERONE

https://youtu.be/GrALWJf5HmA

La Polizia di Stato di Palermo ha eseguito 12 misure cautelari per i traffici delittuosi posti in essere da soggetti dediti, in concorso e continuativamente, allo spaccio di sostanze stupefacenti nel rione dello Sperone.

Il provvedimento restrittivo che è stato emesso in seguito alle indagini condotte dal Commissariato di P.S. ha previsto per i soggetti indagati, tutti pregiudicati ed ai quali viene contestata la recidiva specifica infraquinquennale, la misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari.

In particolare la misura della custodia cautelare in carcere per: Giorgio Leto, cl. ’92, Giorgio Leto, cl. ’94; Franco Pantaleo, cl. ’62, Giorgio Modica, cl. ’94, Benedetto Giuliano, cl.’99, Stefano Bologna, cl. ’62, Rosario Vitrano, cl.’75 e Gaetano Camarda, cl.’88.

La misura cautelare degli arresti domiciliari invece è stata disposta per: Maurizio Ribuffo, cl ‘70, Rosario Agnello, cl ‘92 e Michele Bravo, cl.’93, Leto Antonino cl.94

I soggetti in questione si presume facciano parte di un sodalizio criminale che, tra i mesi di ottobre e novembre del 2019, sarebbe stato impegnato in una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in prevalenza hashish e marijuana, ed eccezionalmente anche crack, che avrebbe operato in questo passaggio De Felice Giuffrida, nota piazza di spaccio del rione Sperone.

Nel corso delle indagini si è avuto modo di riscontrare che gli indagati avrebbero agito soprattutto davanti ad un box abusivo utilizzato come bettola di rivendita di bevande alcoliche, presente nel passaggio De Felice Giuffrida.

Quasi tutti i soggetti si presume fossero pusher, essendo stati individuati dalle indagini come presunti responsabili di numerosi episodi di cessioni di stupefacenti, mentre alcuni di loro tra i quali il gestore del box abusivo, avrebbero svolto i ruoli di custodi delle sostanze stupefacenti destinate alla vendita.

Le indagini hanno avuto origine da un episodio in cui sono stati fermati e controllati quattro giovani residenti in un comune della provincia palermitana, giunti nel capoluogo per acquistare stupefacenti, mentre percorrevano le vie del quartiere Sperone a bordo di autovettura, venendo trovati in possesso di mezzo panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di 40 grammi.

Le successive investigazioni hanno consentito di individuare un gruppo di soggetti con precedenti segnalazioni di polizia – per reati specifici – che giornalmente stazionavano sulla pubblica via, precisamente nel passaggio Giuseppe De Felice Giuffrida, i quali venivano avvicinati con frequenza da numerosi soggetti non del luogo. In quelle fasi uno dei soggetti veniva riconosciuto come colui che avrebbe venduto la sostanza stupefacente ai quattro giovani e pertanto veniva concordata con la Procura della Repubblica una mirata attività investigativa di contrasto alle attività di spaccio, avviando uno specifico servizio di videosorveglianza, durato poco più di un mese, il quale consentiva di riscontrare​ almeno 440 cessioni di sostanze stupefacenti, a fronte di circa cinquanta cessioni quotidiane , nonché l’ assidua “frequenza” di quei luoghi da parte di soggetti provenienti da altri quartieri.

I numerosi movimenti sospetti osservati durante il giorno, specialmente quelli tra le persone “estranee ai luoghi” giunte sul posto e i citati pregiudicati, avvenivano attraverso brevi riunioni tra gli stessi e successivi spostamenti nelle rientranze/androni dei palazzi circostanti, seguiti poco dopo da rapidi allontanamenti dei predetti “visitatori”.

I movimenti sospetti sono stati registrati anche nelle ore serali, attraverso proficui servizi notturni che hanno permesso di documentare una fiorente presunta attività di spaccio.

Le risultanze investigative hanno permesso di ipotizzare che nel periodo in esame le cessioni di sostanze stupefacenti effettuate dagli indagati siano state superiori a 5000, per un giro d’affari che si aggira sui 50.000 euro circa

I metodi utilizzati dagli odierni arrestati per effettuare l’attività di spaccio avvenivano secondo due modalità: il primo consisteva nello stabilire il contatto con gli acquirenti nell’immediate vicinanze della bettola spostandosi successivamente all’interno delle rientranze dei palazzi circostanti presenti nel passaggio De Felice Giuffrida, uscendo dai predetti luoghi in maniera separata, ma comunque a distanza di pochi secondi. Il secondo invece consisteva nel fare avvicinare le autovetture degli acquirenti, ad​ una cappella votiva, da cui veniva prelevato lo stupefacente occultato per poi concretizzare lo scambio.

Nel corso delle stesse indagini si è proceduto a contestare agli assuntori trovati in possesso delle dosi di stupefacente la relativa violazione amministrativa di cui all’art. 75 del d.p.r. n. 309/90, segnalandoli alla locale Prefettura quali assuntori.

Giova precisare che gli odierni arrestati sono allo stato indiziati in merito al reato contestato e che le loro posizioni saranno definitive solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza

OPERAZIONE “SISTER WHITE” (video): SMANTELLATA UNA RETE DI CORRIERI DI DROGA

CON L’OPERAZIONE “SISTER WHITE”, LA POLIZIA DI STATO SMANTELLA UNA RETE DI CORRIERI DELLA DROGA, STRANIERI ED ITALIANI

Alle prime luci dell’alba del 20 Dicembre 2020 la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, diretta dal Procuratore Capo LO VOI Francesco, a carico di 13 persone in prevalenza cittadini extracomunitari di nazionalità nigeriana, neutralizzando una delle principali roccaforti del traffico di sostanze stupefacenti del capoluogo siciliano.
L’operazione di Polizia, nata dalle indagini condotta dalla Squadra Mobile di Palermo, diretta dal dott. RUPERTI Rodolfo, coordinate dal Procuratore Aggiunto DE LUCA Salvatore, consentivano di delineare l’esistenza di un’associazione a delinquere di tipo gerarchico e piramidale. Al vertice si ponevano due soggetti di nazionalità nigeriana, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, regolarmente presenti sul territorio nazionale, tanto da beneficiare anche del “reddito di cittadinanza”, che erano coadiuvati da altri 5 connazionali e supportati da un cittadino italiano.
In particolare, ONWUJIOBI Joseph Nnodu chiamato Oga Joe, ossia Capo, era l’intellettuale del gruppo, colui che si occupava del reperimento degli strumenti propedeutici alla conservazione del sodalizio criminoso nei momenti di fibrillazione, quali l’individuazione dei legali per le difese dei partecipi che fossero stati tratti in arresto, nonché si poneva quale trat-d’union con gli altri membri di vertice, mentre EMMANUEL Solomon Gukas, intratteneva l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, con l’ausilio di diversi soggetti in qualità di corrieri ed ovulatori.
Altri membri del gruppo venivano individuati in ODOH Christopher gestore di un proprio business illegale che si affidava alla struttura ed ai mezzi dell’associazione per garantirsi la disponibilità di sostanza stupefacente da rivendere, anche qualora fosse sprovvisto della liquidità economica necessaria, nonché dei canali di approvvigionamento propri di quest’ultima; in OKAOFOR John chiamato “Big Shark” che intratteneva i rapporti con gli “ ovulatori” oltre che essere preposto alla conversazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente; in IRRIAH Mary che era incaricata alla custodia presso la propria abitazione della droga e dei profitti della sua rivendita, oltre a fungere da corriere . Infine, figuravano STEVEN Morgan e EWANYAHO Collins , pusher delegati alla vendita al minuto ai tossicodipendenti.
La compagine si avvaleva altresì dell’opera dell’italiano SCAGLIONE Gioacchino con compiti logistici, fungendo da autista del gruppo disponibile ad accompagnare i membri dei vertice nei luoghi utili alla cura del loro business.
Le indagini di polizia giudiziaria, curate dagli investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” della locale squadra Mobile si avviavano a fine Aprile 2020 e venivano svolte sia con metodi d’investigazione tradizionale, quali osservazione, pedinamenti, sia avvalendosi d’intercettazione telefoniche ed ambientali , supportate da video-riprese che consentivano di documentare un traffico di droga del tipo “cocaina” ed “eroina” che giungeva a Palermo prevalentemente dalla provincia di Napoli, per poi essere smistata , oltre che sulla locale piazza di spaccio, anche nei comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Licata, dove incaricati alla commercializzazione al dettaglio erano rispettivamente gli italiani CASANO Leonardo e BARBERA Antonino, la connazionale EDIDHALA Precious detta “ Cindy” .
Il sodalizio criminoso era punto di rifornimento di una ramificata rete di spaccio locale e extra-provinciale anche per la “concorrenzialità” dei prezzi praticati nonché per la possibilità di far giungere importanti quantitativi di sostanza stupefacente, nonostante le misure restrittive sugli spostamenti previste dalle norme volte al contrasto della diffusione del Covid-19.
Per il trasporto, infatti, il gruppo si avvaleva di corrieri, la gran parte dei quali viaggiavano a bordo di pullman di linea o tramite treno, i quali nascondevano la sostanza stupefacente in confezioni di bagnoschiuma precedentemente svuotate, fra gli indumenti, all’interno di parti intime o ingerite, previo confezionamento in ovuli, anche 50 alla volta.
A loro volta i pusher occultavano le dosi in bocca per consegnarle ai clienti, che raggiungevano tramite mezzi elettrici o biciclette in punti d’incontro concentrati prevalentemente nel centro storico, in particolare fra le vie del quartiere rionale di “Ballarò” e della Stazione centrale – via Oreto.
Per ordinare o trasportare i quantitativi di sostanza stupefacente era stato coniato un vero e proprio glossario, con l’utilizzo di parole “in codice”.
Nel corso dell’operazione, denominata appunto “Sister White”, a riprova della florida attività di distribuzione, venivano tratti in arresto 5 soggetti italiani e 4 soggetti extra-comunitari, con sequestro di circa 1,500 Kg di cocaina e 500,00 gr di eroina, oltre a 9.000,00 Euro in contanti .
Ed in particolare:
In data 14.08.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente pari a 102,500 grammi del tipo ”eroina” e venivano tratti in arresto in flagranza di reato a Palermo:
1. SANFILIPPO Antonello, nato a Mazara del Vallo ( TP) il 30.10.1986
2. PERLOTTI Andrea, nato a Mazara del Vallo ( TP) 10.03.1944
3. FIGGINI Alessandro, nato a Mazara del Vallo ( TP) il 24.07.1980
4. GHARRAD Luigi, nato a Mazara del Vallo ( TP) 29.04.1990
In data 19.08.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente del peso di 39,100 grammi del tipo “cocaina” e veniva tratto in arresto in flagranza di reato a Palermo :
5.DRAME Fanssou, nato in Senegal 05.08.1992
In data 02.09.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente del peso di 08,42 grammi del tipo “eroina” e veniva tratto in arresto in flagranza di reato a Palermo :
6. PORCARELLO Federica, nata a Palazzo Adriano (PA) il 04.06.1988
In data 07.11.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente del peso di 1.426,60 kg ( 1.004,80 di “cocaina” e 421, 00 grammi di “eroina” ) e veniva tratto in arresto in flagranza di reato a Palermo :
7. ABBAS Ola, nato in Nigeria il 18.01.1994
In data 18.11.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente del peso di 15,00 grammi del tipo “ cocaina” e veniva tratto in arresto in flagranza di reato in località Buonfornello ( PA) : 8. EL HACHIMI Abdelmajid, nato in Marocco il 15.01.1979
In data 23.11.2020, veniva sequestrata sostanza stupefacente del peso di 421,30 grammi del tipo d “cocaina” e veniva tratto in arresto in flagranza di reato a Palermo:
9. DOFE Pascal, nato in Nigeria l’01.01.1994

La droga sequestrata, tutta di purissima qualità, aveva un valore all’ingrosso di circa 100.000,00 Euro che sulle piazze di spaccio avrebbe reso sino a 300.000,00 Euro a seconda della percentuale di sostanza con cui sarebbe stata tagliata.
I provvedimenti restrittivi della libertà personale sono stati eseguiti in varie parti del Sud Italia, da Palermo sino a Castel Volturno (NA), con l’ausilio di personale delle Squadre Mobili di Napoli e Trapani ed i destinatari associati nelle case di reclusione di competenza territoriale.

Palermo 20 dicembre 2020

ULTIM’ORA: ECCO IL DPCM DI NATALE

FONTE ANSA

https://www.google.com/amp/s/www.ansa.it/amp/sito/notizie/politica/2020/12/02/nuovo-dpcm-e-vaccini-informativa-del-ministro-della-salute-speranza-al-senato-la-diretta_5febc2b0-9a81-4de1-9c18-156ec749237d.html

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge Covid, che disegna la cornice delle misure sul Natale e in particolare delle limitazioni agli spostamenti.

https://www.google.com/amp/s/amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24/article/26151338

Il provvedimento dovrebbe disciplinare in particolare la possibilità di disporre limitazioni della circolazione tra le Regioni. “Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Lo si legge nella bozza del decreto legge Covid.

La bozza prevede una stretta quindi anche sugli spostamenti verso le seconde case nel periodo delle festività. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà consentito tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostare “verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune”.

In particolare, nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e del 1° gennaio “è vietato ogni spostamento tra comuni”, si legge in una bozza. Italia viva ha portato in Consiglio dei ministri la richiesta di eliminare dal decreto questo punto, si apprende da più fonti di maggioranza. Il confronto sulla questione, spiegano le stesse fonti, è “teso”.

Il blocco degli spostamenti non impedirà comunque nel periodo natalizio di tornare a casa propria. E’ quanto emerge nella bozza del decreto legge Covid, composta da due soli articoli. Nel testo si legge infatti una formula che compariva già nei precedenti dpcm del governo: “È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, con la sola esclusione delle seconde case.

Le misure previste dai Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid potranno durare fino a 50 giorni: cambia dunque il limite previsto finora che era pari a 30. Lo prevede il primo articolo del nuovo decreto legge, secondo quanto si legge in una bozza. Con i dpcm, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, si potranno adottare misure restrittive per tutto il territorio nazionale indipendentemente dalle fasce di rischio caratterizzate dai diversi colori, si legge nella bozza.

Il ministro della Giustizia e capo delegazione del M5s Alfonso Bonafede ha chiesto linea dura, in Cdm, nei confronti delle decisioni delle regioni che non rispettano, allentandole, le misure del governo per il contrasto al contagio da Covid. Lo si apprende da fonti di governo. Bonafede ha chiesto anche l’impugnazione, che dovrebbe essere valutata nelle prossime ore, della legge della Valle d’Aosta contro i divieti del governo.

Boccia, a metà dicembre tutta Italia gialla, il 7/1 riparte

“Ore decisive per questo Dpcm, probabilmente il più lungo per durata della storia recente tra questi provvedimenti per regolare le nostre azioni. Parte il 4 dicembre, c’è un dibattito alle Camere e non è corretto anticipare le conclusioni, ma andrà sicuramente oltre l’Epifania, se un giorno dopo o una settimana dopo si stabilirà nel dibattito”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia intervenendo al webinar “5G Italy e il Recovery Fund”.

“Dicembre dev’essere il mese che ci fa mettere in sicurezza il Paese senza fare un lockdown nazionale. Da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d’Italia sarà gialla, pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti”, ha detto Boccia. “Il 7 gennaio il Paese ripartirà, incrociando una grande campagna di vaccini”, ha aggiunto.

“Il vaccino non sarà obbligatorio, ma certo consigliato. Certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come anziani, forze dell’ordine, ospiti delle Rsa, sanitari. Gli studenti? E’ una riflessione che si sta facendo in Parlamento”, ha aggiunto Boccia. “La distribuzione del vaccino sarà capillare, affidata al commissario Arcuri, grazie all’intervento delle forze armate”, ha detto.

Zampa: ‘Superiori forse riaperte a metà dicembre, si discute’

“Le scuole superiori potrebbero riaprire a metà dicembre, ci sono discussioni in corso. Per me sarebbe meglio aprirle a gennaio, dobbiamo prima progredire nei risultati perché l’obiettivo non é stato ancora raggiunto”. Cosi il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (PD), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

L’ informativa del ministro della Salute Speranza al Senato.

Le ordinanze sono scelte ispirate dal principio di precauzione che hanno aiutato a ridurre il contagio e il numero dei nuovi casi. Il governo si è assunto la responsabilita’ di scelte difficili ma necessarie. Senza di esse la pressione sugli ospedali diverrebbe insostenibile. Dall’analisi dei dati nel loro quadro evolutivo emerge che le misure adottate iniziano a dare primi incoraggianti risultati e tutto lascia prevedere che prossimo monitoraggio dovrebbe confermare il calo di rt . Sono fiducioso che a breve l’indice possa scendere sotto1, ha affermato Speranza

Per la stabilizzazione dei primi risultati c’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora molto alta quindi attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo, ha proseguito il ministro.

L’obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato – ha proseguito il ministro -. L’esperienza di queste settimane ci dice che la scelta di un modello su gradi di rischio appare essere in grado di appiattire la curva del contagio senza un lockdown. La situazione pero è seria e non puo’ essere sottovalutata.

Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serieta’ se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il piu’ possibile i contatti tra persone.

“L’orientamento del Governo è che durante le feste natalizie vanno disincentivati gli spostamenti internazionali e limitati gli spostamenti tra le Regioni. Bisognerà poi evitare potenziali assembramenti nei luoghi di attrazione turistica legati in modo particolare alle attività sciistiche. È opportuno, più in generale, ridurre i rischi di diffusione del contagio connessi ai momenti di aggregazione durante le festività del Natale e del Capodanno”, ha spiegato il ministro della Salute.

“Nel prossimo dpcm l’intenzione del governo sarà di riconfermare l’impianto a tre colori per le regioni, con fasce arancioni, rosse e gialle, che ha creato le condizioni per rimettere sotto controllo l’epidemia. I risultati hanno portato nella direzione giusta e dobbiamo riconfermare questo modello che prevede il tentativo di piegare la curva senza un lockdown generalizzato in questa seconda ondata”, ha spiegato.

“Le misure stanno funzionando e l’auspicio è che le prime tendenze anche in termini di occupazioni di posti letto ospedalieri possano darci ulteriori elementi nei prossimi giorni che vadano verso la riduzione del contagio. Ma se stiamo andando nella direzione giusta, l’altra verità è che c’è ancora una situazione moto complicata nel paese, perchè contagi e decessi sono ancora elevati, così come la pressione sui posti letto. Oggi abbiamo 320 casi ogni 100mila abitanti, un dato alto, la cifra per riportare sotto controllo la curva è 50 casi per 100mila”, ha detto inoltre Speranza.

Compatibilmente con l’evoluzione del quadro epidemiologico è obiettivo del governo riportare in presenza le scuole superiori.

L’acquisto del vaccino è centralizzato e sara’ somministrato gratuitamente a tutti gli italiani, ha detto ancora Speranza. “E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l’Italia ha opzioni 202 milioni di dosi. Le prime dosi – ha affermato ancora – potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio”.

Ad oggi sono state indicate due date da Ema: 209 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. da queste aziende avremo 8mln di dosi da Pfizer e 1,346mila dosi da Moderna. Cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estata, ha detto il ministro della salute al Senato.

Le categorie da vaccinare con priorita’, per primi, sono gli operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata per ottenere una maggiore copertura vaccinale e coprire persone con maggiori fattori di rischio. Lo ha detto il ministro Speranza con l’aumento delle dosi si vaccineranno anche le altre categorie, come le persone dei servizi essenziali come personale scolastico e forze dell’ordine. Nel caso poi di focolai in aree del paese, saranno destinate scorte di vaccini rispetto ai territori in difficolta’.

La distribuzione dei vaccini avverra’ con il coinvolgimento delle forze armate. lo ha detto il ministro Speranza al Senato. Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard ci sara’ un sito nazionale di stoccaggio e siti territoriali, per i vaccini con catena del freddo estrema questi saranno consegnati da aziende presso 300 punti vaccinali. Il confezionamento dei vaccini multidose richiede un numero di siringhe e diluente e il commissario straordinario assicurera’ materiale necessario.

Nella fase iniziale ci saranno vaccinazioni centralizzate presso gli ospedali o con unita’ mobili. Si stima un fabbisogno di circa 20mila persone per attuare la campagna. Si ricorrera’ a professionalita’ esistenti nel paese anche con la pubblicazione di ‘invito’ per partecipare alla campagna di vaccinazione nonche’ a stipula di accordi con il ministero della Ricerca per contatti con le scuole di specializzazione medica. E per questo ringrazio il Ministro Manfredi. Migliaia di iscritti alle scuole di specializzazione parteciperanno alla campagna vaccinale, ha detto Speranza.

Con l’ampliarsi della campagna saranno coinvolti ambulatori vaccinali, medici di famiglia, sanità militare. inoltre si sta predisponendo un sistema informativo efficiente con interfacce regionali e ci sarà una sorveglianza immunologica sulla sicurezza dei vaccini monitorando eventuali eventi avversi. Le attività di sorveglianza saranno organizzate accuratamente e l’Aifa, oltre alla farmacovigilanza, promuoverà alcuni studi indipendenti su vaccini covid e si doterà di un comitato scientifico per la campagna vaccinale, ha aggiunto Speranza al Senato.

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