MARINEO. MISTER ZAPPAVIGNA: “Non ci possiamo permettere superficialità o mancanza di concentrazione”

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In settimana due amichevoli utili a mister Zappavigna per definire assetti tattici e per monitorare la preparazione atletica. Contro il Casteldaccia, Daniele Lì Castri ha rimediato al gol iniziale di Dario Ribaudo. Nell’incontro con il Resuttana, Totò Di Peri e compagni hanno concluso con un 2-3 che ha i visto qualche falla in fase difensiva. I gol marinesi sono stati realizzati da Marco Clemente e Di Peri I. “Siamo in fase di rodaggio – dice Zappavigna- la squadra sta assimilando schemi tattici. La preparazione atletica è in linea con i tempi che ci siamo prefissati”. Tuttavia il mister fa un piccolo appunto: “Personalmente dico che queste due amichevoli contro squadre di promozione hanno evidenziato una cosa importante e cioè che non ci possiamo permettere superficialità o mancanza di concentrazione

ABRUZZO: LE SCUOLE APRIRANNO IL 24 SETTEMBRE

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La Giunta regionale, riunita a Pescara, ha deliberato la modifica del calendario scolastico 2020-21, fissando l’inizio delle lezioni per giovedì 24 settembre, per tutte le scuole di ogni ordine e grado. La conclusione dell’anno scolastico è prevista per giovedì 10 giugno 2021 per la scuola primaria e le scuole secondarie di primo e secondo grado e per mercoledì 30 giugno per la scuola dell’infanzia. Inoltre, è stato stabilito che per l’anno scolastico 2020-21, i giorni di attività didattica nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado, sono dal lunedì al sabato 201 (200 compresa la festa del Santo Patrono), dal lunedì al venerdì 168 (167 compresa la festa del Santo Patrono).

SCUOLA: MASCHERINE, TEMPERATURA, FOCOLAI E POSITIVITÀ

Tra dubbi, perplessità e qualche certezza le scuole si preparano a riaprire, seppur a ranghi ridotti (si stima circa un milione di alunni), per l’avvio dei corsi di recupero. Ai quesiti di genitori e studenti ha provato a rispondere il ministero dell’Istruzione, in una sorta di guida su come affrontare il rientro post-lockdown.

MASCHERINA SI’, MASCHERINA NO – Niente lezioni a distanza, ma in presenza e senza mascherina, a meno che non sia possibile garantire il distanziamento fisico tra gli studenti. Un’ulteriore decisione del Comitato Tecnico Scientifico, comunque, è prevista per i primi giorni di settembre, quando si prenderà anche una decisione sull’uso dei dpi nei luoghi comuni. L’ingresso dei ragazzi a scuola potrà essere scaglionato, una decisione che sarà presa in autonomia da istituto a istituto. Ogni scuola fornirà quotidianamente le mascherine a tutto il personale e agli studenti.

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COSA FARE IN CASO DI FEBBRE OLTRE 37,5° – Gli studenti dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Qualora questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio I genitori informano anche il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del test. Il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il personale.

COSA ACCADE IN CASO DI FOCOLAI O POSITIVITA’ – Nel caso in cui uno studente manifesti sintomi del coronavirus, la scuola deve allertare il referente per Covid-19 che fa avvertire immediatamente i genitori. L’alunno deve essere dotato di una mascherina chirurgica (se maggiore di sei anni) e ospitato in una stanza dedicata dove sarà necessario procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto. Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e indossare la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore. I genitori devono contattare il pediatra o il medico di base per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso. In caso di positività il Dipartimento di prevenzione della Asl notifica il caso e la scuola avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata.

IL RIENTRO DOPO LA GUARIGIONE – Per il rientro bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) dell’alunno. La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di prevenzione con le attività di tracciamento dei contatti, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Stesse modalità anche per quanto riguarda i lavoratori scolastici.

QUARANTENA PER GLI ALTRI – Se un alunno o un lavoratore risultasse positivo al Covid-19, il Dipartimento di prevenzione valuterà la possibilità di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e all’eventuale personale scolastico.

EVENTUALE CHIUSURA DELLE SCUOLE – La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal Dipartimento di prevenzione della Asl.

DATI ECONOMICI NEGATIVI (CROLLO DEL PIL ITALIANO)

Nel secondo trimestre del 2020 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019. La stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%.

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“I dati sulle entrate tributarie – rassicura il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – si aggiungono ad altre evidenze che ci consentono di auspicare un forte rimbalzo del PIL nel terzo trimestre, dopo la caduta del secondo trimestre confermata dai dati odierni dell’Istat che
apportano alla precedente stima una revisione molto contenuta”.

Il Pil italiano non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. Lo sottolinea l’Istat precisando inoltre che la variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%. ” La stima completa dei conti economici trimestrali – scrive l’Istat – conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, con flessioni del 12,8% in termini congiunturali e del 17,7% in termini tendenziali, mai registrate dal 1995.

L’Istat fa notare la “portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate”. E’ da tener presente comunque che il secondo trimestre 2020 ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2019.
A trascinare la caduta del Pil, spiega l’Istat, è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte. Anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni.
In particolare, rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali dell’8,7% per i consumi finali nazionali e del 14,9% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,5% e del 26,4%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -9,5 punti percentuali alla contrazione del Pil, con -6,7 punti dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, -2,6 punti degli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Anche la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, rispettivamente per -0,9 e -2,4 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del 3,7%, del 20,2% e dell’11%. Quanto invece alla spesa della famiglie, ha registrato una diminuzione in termini congiunturali del 12,4%. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 21,4%, quelli di beni non durevoli del 4,4%, quelli di servizi del 15,8% e quelli di beni semidurevoli del 15,1%.

RIPARTE LA SCUOLA: AL VIA I CORSI DI RECUPERO

La scuola riparte con i corsi di recupero e gli istituti si organizzano per far fronte alle nuove linee guida. E si parte con l’accordo sul trasporto pubblico locale.

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Niente mascherina a scuola se viene rispettata la distanza di un metro. Nella scuola primaria, “per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto). Lo indica il Comitato tecnico scientifico, in una nota. “Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”

“Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”. Lo scrive la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura della scuola.

“Respingeremo sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e soprattutto su chi ci lavora – ha aggiunto la ministra -. Come quelle che danno già per certa una fuga ipotetica di insegnanti dalle classi. O le narrazioni secondo cui non ci saranno corsi di recupero perché i docenti si rifiutano di farli. Traduzioni semplicistiche che rischiano di fare danno al sistema. Dimostriamo ancora una volta che il corpo dei docenti è sano. Composto da insegnanti che ci credono. Che amano il proprio lavoro e lo svolgono con professionalità e impegno”.

Già a giugno è stato varato il Piano per la ripartenza di settembre, preparato insieme ai tanti attori del sistema scolastico e istituzionale. Da allora – scrive la ministra – non ci siamo mai fermati. Abbiamo collaborato con le autorità sanitarie per avere regole condivise. E se queste si sono evolute nel corso dell’estate è perché il quadro di una pandemia non è una fotografia, non è statico, e al mutare delle condizioni la politica può e deve prendere nuove decisioni. Lo abbiamo fatto. Oggi abbiamo regole chiare, tra le più rigorose in Europa”.

“Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore attenzione agli aspetti sanitari. Non era mai successo prima – affaerma ancora Azzolina -. So che c’è preoccupazione, è comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione”.

La ministra promette che non ci saranno più classi pollaio. Nella lettera spiega che i fondi ci sono: “Porteremo avanti questo percorso. Così come dobbiamo immaginare e realizzare un Piano pluriennale di investimenti sull’edilizia scolastica, grazie all’impiego delle risorse provenienti dal cosiddetto Recovery Fund. Abbiamo un obiettivo preciso, da raggiungere in tempi certi: dotare il nostro Paese di scuole migliori, più sicure e funzionali alle esigenze di studentesse e studenti”.

Una “coalizione tra i nostri Stati membri per informare delle nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili sull’offerta di un’istruzione scolastica sicura per tutti”. Questo il primo punto degli impegni sottoscritti in una dichiarazione congiunta del direttore Regionale per l’Europa dell’Oms Hans Kluge e del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del summit con 53 Paesi. I Paesi si sono impegnati poi a condividere una serie di dati per raccogliere più informazioni sull’impatto del Covid-19 sui bambini, le loro famiglie e le comunità in funzione delle politiche future e si sono impegnati a preservare l’equità come principio guida fondamentale. “Non possiamo lasciare che i bambini diventino le vittime nascoste di questa pandemia”, si legge nella dichiarazione.

4 misure chiave per riduzione rischio – Quattro misure chiave la riduzione del rischio negli ambienti scolastici: dalle norme di igiene base, al distanziamento, a politiche specifiche per bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, nonché per docenti con condizioni di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi. Promossa la didattica online in particolari situazioni. A sottoscriverle nella dichiarazione congiunta l’Oms e il ministro della Salute.

In particolare, si legge, “è realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’ apprendimento online per integrare l’apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico”.Necessario in caso di chiusure temporanee, o durante la quarantena episodica, o a integrazione per l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole”.

“Ancora una volta l’Italia in prima fila per elaborare strategie utili per combattere il coronavirus. Grazie al ministro @robersperanza oggi 53 Paesi si confrontano con l’Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa oggi è la nostra priorità”, ha scritto il premier Giuseppe Conte su twitter.

“La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza. Quando tutti i soggetti che hanno responsabilità su questi temi si impegnano in modo unitario i problemi si risolvono. La conferenza Unificata termina quindi in modo positivo ed è per me motivo di profonda soddisfazione. Anche perché sono stato sempre convinto della possibilità di una proficua conclusione”, ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della Unificata.

La Giunta regionale, riunita a Pescara, ha deliberato la modifica del calendario scolastico 2020-21, fissando l’inizio delle lezioni per giovedì 24 settembre, per tutte le scuole di ogni ordine e grado. La conclusione dell’anno scolastico è prevista per giovedì 10 giugno 2021 per la scuola primaria e le scuole secondarie di primo e secondo grado e per mercoledì 30 giugno per la scuola dell’infanzia. Inoltre, è stato stabilito che per l’anno scolastico 2020-21, i giorni di attiività didattica nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° e 2° grado, sono dal lunedì al sabato 201 (200 compresa la festa del Santo Patrono), dal lunedì al venerdì 168 (167 compresa la festa del Santo Patrono).

BELMONTE MEZZAGNO: NOMINATO IL REGGENTE DELL’I.C. VENTIMIGLIA

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C

on decorrenza dall’01/09/2020 e fino al 31/08/2021, è stato conferito l’ incarico di
reggente dell’I.C. Ventimiglia di Belmonte Mezzagno al Prof. Salvatore Mazzamuto dirigente scolastico della D.D. Salvatore Traina di Misilmeri.

Ecco il file:

https://documentcloud.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:d4ef044e-4d54-499f-862d-32c7a3301c11

IMPRESE AGRICOLE SOTTO CONTROLLO: DENUNCE E SANZIONI

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Una serie di controlli ad imprese agricole (settori uva e meloni) sono stati effettuati nei giorni scorsi nella provincia di Palermo. L’attività, svolta dal Gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Palermo unitamente ai militari della Compagnia di Corleone, ha portato al controllo di 11 aziende di cui 8 sono risultate irregolari ed una completamente in nero.

51 i lavoratori identificati, di cui 28 totalmente in nero, mentre per altri 12 è stata accertata l’irregolarità nella gestione del rapporto di lavoro. 3 i datori di lavoro deferiti alla Procura della Repubblica per il mancato rispetto delle norme di sicurezza, quali il non aver redatto il documento di valutazione dei rischi, l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione dei lavoratori e per aver impiegato minori al lavoro in violazione alla l. 977/67. Per una delle aziende agricole è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d. lgs 81/2008, per aver impiegato manodopera in nero in numero superiore al 20% di quella presente. Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 102.960,00 euro, mentre le ammende a 20.656,00 euro.

Sono in corso accertamenti per valutare la posizione di 3 lavoratori percettori del reddito cittadinanza.

I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.

COVID: LIEVE CALO DEI CONTAGI

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Lieve calo dei contagi da Covid-19, 1365, e 4 vittime (ieri +1): è questo il bollettino odierno appena diramato dal ministero della Salute. Una flessione quella dei nuovi casi (ieri erano +1444) che va comunque rapportato a quello dei tamponi: in 24 ore ne sono stati fatti 81.723 (il totale da inizio emergenza sale a 8.591.341), contro i 99.108 di ieri. Aumentano i pazienti in terapia intensiva (+7) ma anche i guariti/dimessi (+312) che salgono a 208.536. Gli attuali positivi arrivano a quota 24.205 (+1.049). Le vittime totali arrivano 35.477, mentre non si registrano regioni a zero contagi.

UN ALBERO CADE SU UNA TENDA: MORTE DUE BAMBINE

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Tragedia in un campeggio a Marina di Massa in Toscana. Due bambine di 3 e 14 anni sono morte in ospedale dove erano state trasportate per i gravi traumi riportati dopo la caduta di un grosso albero sulla tenda nella quale stavano dormendo. Sul posto sono intervenute le automediche del 118 da Massa e Querceta, un’ambulanza da Massa, carabinieri e vigili del Fuoco. È stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso Pegaso ma non è potuto intervenire per il forte vento.

La famiglia delle bimbe, di origine marocchina e residente a Torino stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Toscana. La maggiore delle tre figlie, diciannovenne, ha riportato lievi contusioni. I genitori sono rimasti illesi.

Secondo quanto appreso sul posto, si tratta di una famiglia marocchina, residente in Italia, nella zona di Torino, venuta a trascorrere alcuni giorni di vacanza in Toscana. I familiari oltre ad aver affittato un bungalow nel campeggio avrebbero poi installato accanto allo stesso anche la tenda per avere altro spazio dove poter trascorrere la notte. I genitori e la terza figlia, la più grande, hanno raggiunto l’ospedale di Massa e vengono assistiti dal personale sanitario. L’incidente è avvenuto verso le 7 nel camping Verde Mare, in via del Cacciatore. I vigili del fuoco proseguono le operazioni per mettere in sicurezza l’area. La pianta caduta sulla tenda è un pioppo alto quattro metri e mezzo.

DOMATO INCENDIO NELL’AREA ARCHEOLOGICA DI SELINUNTE

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Un incendio divampato nell’area del Malophotos ha interessato sabato mattina l’Area archeologica di Selinunte. Le fiamme, prontamente individuate dal personale che opera all’interno del Parco che ha dato l’allerta, sono state immediatamente circoscritte grazie all’azione congiunta della direzione che ha operato in stretto collegamento con i vigili del fuoco, i carabinieri e la Forestale, intervenuta con Canadair e squadre antincendio.
La pulizia delle Aree archeologiche e la ripulitura dalle erbacce in prossimità del periodo estivo è stata, a partire dal proprio insediamento, una delle iniziative su cui l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, è stato più pressante, nella consapevolezza che i mesi estivi avrebbero potuto mettere sotto stress il territorio della Sicilia in cui insistono molte aree di pregio storico e culturale.
Interventi che si sono dimostrati necessari a contenere le fiamme, che hanno interessato solo una parte della macchia mediterranea, risparmiando l’intera zona alberata che fa da splendida cornice all’impianto archeologico.
“L’intervento tempestivo del personale del Parco e la collaborazione generosa e pronta di vigili del fuoco, carabinieri e Forestale – dice Bernardo Agrò, direttore del Parco di Selinunte – hanno scongiurato il peggio. L’incendio ci ha costretti a liberare dai visitatori l’area dell’Acropoli e a interdire, per motivi di sicurezza, lo spazio, a eccezione della collina orientale fino al Baglio Florio. Per fortuna, la tempestività dell’azione e la collaborazione con le forze dell’ordine e i servizi antincendio hanno scongiurato il peggio e ci hanno permesso di tornare ad aprire il Parco ai visitatori già sin dal primo pomeriggio”.