BELMONTE MEZZAGNO. RITA PIZZO: NECESSARIE MULTE SALATE

LEGA – PIZZO E MICCICHÉ: MULTE SALATE E CCR RIATTIVATO LA FORMULA GIUSTA PER CONTRASTARE L’ ABBANDONO INCONTROLLATO DEI RIFIUTI

Nei giorni scorsi, sottolinea Rita Pizzo, abbiamo assistito all’ennesima operazione di pulizia del territorio Belmontese che versava in condizioni pietose. Infatti, malgrado il momento delicato e grazie allo sforzo degli operatori che si occupano della raccolta porta a porta, le strade incriminate sono tornate decorose e percorribili in sicurezza. Il commissario cittadino, per tali motivi, incalza l’amministrazione comunale ad intensificare i controlli su un fenomeno che non cenna a diminuire. Pugno duro con multe salate per i trasgressori e centro comunale di raccolta ripristinato, sono la formula giusta per la risoluzione della problematica e per la tutela della salute dei nostri concittadini.

Occorre un radicale cambio di passo per riuscire a mettere fine a questo scempio. Sono certa, conclude l’esponente del carroccio, che riaprire il centro comunale di raccolta chiuso da oltre 2 anni che dia la possibilità di conferire ingombranti e rifiuti differenziati, possa essere d’aiuto a scoraggiare quei pochi incivili che, ancora oggi, si ostinano a deturpare il nostro territorio.

Il rispetto dell’ambiente oltre ad essere un dovere civico è anche un principio costituzionale, sottolinea il responsabile provinciale del dipartimento ambiente ed energia Giovanni Miccichè, ed ogni persona ha il dovere di mantenerlo sano. La mancanza di civiltà da parte di pochi non può e non deve obbligare la moltitudine di cittadini a vivere in un territorio deturpato dalla spazzatura. Questo è un appello a quei irrispettosi che ancora oggi sporcano il nostro territorio. Dobbiamo in tutti i modi raggiungere il fine di custodire e mantenere il paese pulito, conclude Miccichè. Con dei piccoli gesti di civiltà riusciremo a garantire un futuro migliore per tutti e in modo particolare per l’ambiente.

QUARTIERE CEP: CONTROLLI, VIOLAZIONI E SANZIONI. CHIUSI ALCUNI ESERCIZI COMMERCIALI

LA POLIZIA DI STATO PRESIDIA MASSICCIAMENTE IL CEP. SCOVATE VIOLAZIONI, INFLITTE SANZIONI, SOTTOPOSTI A CONTROLLO E CHIUSI ESERCIZI COMMERCIALI. CENTINAIA DI IDENTIFICAZIONI

La Polizia di Stato, su disposizione del Questore di Palermo, dott. Leopoldo Laricchia, ha istituito nel quartiere “S.Giovanni Apostolo – Cep”, per tutto il mese di gennaio, un dispositivo di sicurezza articolato e rafforzato, l’“Operazione Alto Impatto – San Giovanni Apostolo”, che ha voluto garantire un presidio permanente di legalità, in relazione ai recenti episodi di criminalità diffusa li verificatisi e stigmatizzati dall’opinione pubblica; fatti che sono stati vissuti dall’intera comunità palermitana come una inaccettabile deriva criminale in un quartiere che deve poter essere vissuto pienamente dai suoi abitanti .

Una composita ed eterogenea forza, riconducibile al Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo”, alla Squadra Mobile, all’uffcio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, al Reparto Prevenzione Crimine, alla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura ed al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, con l’ausilio delle Unità Cinofile della Questura, ha pattugliato tre giorni alla settimana, sulle fasce orarie 8/14, 14/20 e 19/01, il perimetro di un quartiere storicamente votato al commercio ed espressione di forze produttive sane e cruciali per l’intero tessuto economico cittadino. Anche per tutelare i commercianti del Cep che, da sempre, rispettano le regole e traggono un danno dalla concorrenza sleale di chi sceglie la scorciatoia dell’abusivismo, i poliziotti, nel contesto dei controlli, hanno incalzato gli esercenti irregolari, procedendo ad una scrupolosa verifica di requisiti amministrativi e documentali.

In tale contesto, giorno 16 gennaio u.s., gli agenti impiegati nei vari servizi anticrimine, hanno sottoposto a controllo, in via Brunelleschi, un venditore in forma mobile di ortofrutta; l’uomo è risultato sprovvisto delle necessarie autorizzazioni; pertanto, si è proceduto al sequestro amministrativo della merce posta in vendita, pari a circa 280 kg di prodotti ortofrutticoli, oltre che delle attrezzature utilizzate per la loro esposizione.
Nella stessa giornata, durante un posto di controllo in via Barisano da Trani, agenti della Squadra Mobile hanno intimato “l’Alt Polizia” al conducente di un ciclomotore in marcia con un passeggero a bordo. I due, tuttavia, anziché fermarsi, si sono dati a precipitosa fuga.
Ne è scaturito un inseguimento che è culminato in via G.B. Ragusa, dove i due giovani sono stati raggiunti e fermati. I due fuggitivi, a seguito di identificazione, sono risultati essere minori, entrambe 15enni; sono stati quindi contattati i rispettivi genitori, ai quali, prima dell’affidamento dei loro figli, sono state elevate sanzioni al Codice della Strada relative alla documentazione non in regola del ciclomotore, alla mancanza della copertura assicurativa e all’inottemperanza all’ “Alt Polizia”.
In data 20 gennaio, nell’ambito di servizi anti droga, i poliziotti hanno notato sopraggiungere a bordo di vettura due soggetti; riconosciuto il conducente per C.M., pregiudicato 41enne a loro noto, hanno deciso di fermarli per procedere ad un controllo.
Durante le fasi dell’accertamento, il passeggero, identificato per O.G., ha consegnato spontaneamete 5 pezzi di forma rettangolare di sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di circa 500 grammi, un bilancino di precisione ed una confezione di bustine ermetiche trasparenti per il confezionamento.
Nell’occorso, C.M. è stato trovato in possesso di 555 euro in contanti, che haconsegnato spontaneamente. Durante queste operazioni di polizia giudiziaria, ai poliziotti non è sfuggito come dall’abitazione di C.M., ubicata a pochissima distanza dal luogo del controllo, qualcuno stesse gettando dal balcone, nel giardino antistante, un borsello che, prontamente, è stato recuperato. Al suo interno era contenuta sostanza stupefacente di vario genere, un bilancino di precisione e denaro contante. Si è proceduto pertanto alla perquisizione dell’abitazione di C.M. a seguito della quale è stata rinvenuta e sequestrata la somma di denaro pari a circa 5.500 euro. Nell’abitazione, tra gli altri occupanti, è stato identificato tale M.N. di 52anni, il quale si è assunto la responsabilità di avere gettato il borsello dal balcone, rivendicandone la proprietà.
Tutta la droga, il materiale per il confezionamento ed il denaro, ritenuto provente dell’attività illecita, sono stati posti sotto sequestro.
Alla luce di quanto emerso, O.G. è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre C.M. e M.N. sono stati indagati in stato di libertà per lo stesso reato.
Complessivamente, dall’inizio dell’attività il 13 gennaio, il personale di polizia impiegato ha sottoposto ad identificazione 1055 persone, di cui 323 con precedenti di polizia e 195 soggetti già sottoposti a misura, 2 sono state denunciate penalmente, 58 sono state le sanzioni amministrative inflitte per la violazione del Codice della Strada, 11 i segnalati quali assuntori di stupefacenti, 29 i sanzionati per la violazione delle misure di contenimento in quanto sorpresi su strada senza un giustificato motivo, 14 gli esercizi commerciali sottoposti a verifica, di cui uno sequestrato, 432 i veicoli controllati di cui 22 sequestrati, 13, infine, le perquisizioni effettuate. E’ da rimarcare come, in ragione di elementi emersi a seguito dei controlli, sono state inoltrate, nei confronti di altrettanti pregiudicati, 8 proposte di emissione di provvedimento di avviso orale, 4 di sorveglianza speciale, una proposta di aggravamento della misura di obbligo di presentazione alla PG ed una della semilibertà.
Lo stesso presidio di sicurezza, con l’obiettivo di incidere sull’illegalità quotidiana e contrastare le diverse forme di distruzione della socialità, sarà ripetuto dalle poliziotte e dai poliziotti di Palermo in altri quartieri della città esposti alla criminalità, secondo un calendario programmatico che metterà in campo tutte le articolazioni della Polizia di Stato, ancora una volta a fianco dei cittadini. Il servizio “Alto Impatto” nel quartiere Cep è stato disposto dal Questore a seguito della riunione del Comitato Provinciale per L’ordine e la sicurezza pubblica.

EROISMO A PALERMO. BIMBO DI 4 ANNI CHIEDE AIUTO ALLA POLIZIA: LA NONNA È SALVA

Gli elementi per definire un bimbo di 4 anni eroe, ci sono tutti. Per salvare la nonna ha usato tanta prontezza e soprattutto quel sangue freddo che spesso manca agli adulti.

Nella metà mattinata di sabato scorso al 112 arriva una telefonata di un bambino che piangendo chiede aiuto. La nonna anziana è a terra forse svenuta, almeno così descrive la scena il bambino che chiede a poliziotti di fare presto. In pochi secondi parecchie auto in giro per Palermo vengono allertati. Il bambino non sa dire quale fosse la via dove fare intervenire i soccorsi. Sono i poliziotti della centrale operativa a chiedere il nome e il cognome del papà. A quel punto dopo che il bambino risponde con lucida freddezza, si stabilisce il luogo dove intervenire. Si tratta di un’abitazione in Via D’Ossuna, nel cuore del quartiere storico della Zisa a Palermo.

In pochissimi attimi, come delle vere “pantere” 6 poliziotti arrivano davanti l’abitazione. A quel punto il problema è capire come entrare. Ma e’ impossibile, il bambino non sa aprire la porta di ingresso.

Non c’è da perdere molto tempo. Sono momenti concitati in cui emerge l’eroismo delle forze dell’ordine che già chiamano i soccorsi sanitari.

Due colleghi si arrampicano al primo piano; ad aumentare l’adrenalina è una folla che si accalca ad incitare i poliziotti in una scena che sembra, ma non è, quella di un film.

In equilibrio precario, i due poliziotti che già sono arrivati in un balcone adiacente, con un salto pericolosissimo arrivano nel balcone dell’abitazione obiettivo delle forze dell’ordine e pur lievemente feriti forzando la persiana, riescono ad entrare .

Sono loro stessi in pochi attimi prima che gli uomini del 118 riuscissero a salire a dare i primissimi soccorsi secondo un protocollo d’intervento in capo alla Polizia di Stato.

La donna che era svenuta, rinviene e ed ricoverata in un nosocomio vicino.

La folla che si era raccolta vicino l’abitazione si lascia andare in un fragoroso applauso.

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I poliziotti prima di congedarsi affidano il bambino ai parenti che sono nel frattempo arrivati, ringraziano il bambino promettendogli di tornare con un piccolo regalo.

Valentino Sucato

Su impulso del dirigente generale ing. Salvo Cocina, l´Accademia della Protezione Civile Siciliana ha diramato un censimento tra i volontari per creare un nuovo Elenco dei Formatori, che saranno impiegati per realizzare dei corsi di formazione, in gestione diretta o in collaborazione con altri Enti e Strutture.

Per quanto riguarda i volontari che intendono iscriversi all´elenco è necessario compilare una scheda di rilevamento che trovate cliccando a questo link

INTERROTTA UNA ATTIVITA’ DI SPACCIO “AL MINUTO” ALLO SPERONE

LA POLIZIA DI STATO INTERROMPE UNA ATTIVITA’ DI SPACCIO “AL MINUTO” ALLO SPERONE

La Polizia di Stato, nell’ambito di specifiche attività di controllo del territorio volte al contrasto del traffico di droga nel capoluogo, ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di spaccio di sostanza stupefacente (Hashish e Marijuana), L. G., palermitano di 26 anni.

L’arresto è maturato allo “Sperone” dove, nel corso di un’articolata attività infoinvestigativa, gli agenti del Commissariato di P.S. “Brancaccio” hanno predisposto un mirato servizio di osservazione e controllo del territorio in abiti civili, su auto civetta, nei pressi di un box adibito a bettola ubicato in Passaggio De Felice Giuffrida, conosciuto come luogo tradizionalmente teatro di episodi di spaccio di stupefacenti.

I poliziotti, da un luogo di osservazione favorevole, hanno potuto notare la cura con cui un giovane appena arrivato aveva nascosto un involucro, verosimilmente contenente stupefacente, sopra una pensilina e la costanza con cui a quel nascondiglio ritornava e faceva riferimento dopo essere stato contattato da acquirenti, rimasti in paziente attesa nell’ androne vicino la bettola.

Gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a documentare ben sei cessioni di sostanza stupefacente, alla luce degli esiti dei controlli cui sono stati sottoposti gli acquirenti, regolarmente fermati da altra pattuglia, a distanza di sicurezza.

Dopo aver raccolto sufficienti elementi a carico del pusher, gli agenti sono entrati in azione, bloccandolo e traendolo in arresto.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato il provvedimento restrittivo.

SCOPERTA AUTOFFICINA ABUSIVA, DENUNCIATO IL TITOLARE PER REATI AMBIENTALI

GUARDIA DI FINANZA PALERMO: AUTOFFICINA ABUSIVA SCOPERTA DALLE FIAMME GIALLE A TRAPPETO (PA). DENUNCIATO IL TITOLARE PER REATI AMBIENTALI

Nell’ambito del dispositivo di contrasto dell’abusivismo imprenditoriale disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, i Finanzieri della Compagnia di Partinico (PA) hanno individuato un’autofficina che operava senza alcuna autorizzazione prevista dalla legge.

Le Fiamme Gialle, in particolare, durante un controllo economico del territorio, nella periferia di Trappeto (PA) hanno intravisto, dall’entrata di un garage privato, un locale in cui si svolgeva attività di riparazione di veicoli. All’interno, i Finanzieri hanno constatato la presenza di una vera e propria autofficina dotata di diversi banchi da lavoro completi di strumentazioni e utensileria, compressori, saldatrici, lucidatrici, una gruetta idraulica da sollevamento, alcuni compressori e un ponte sollevatore, oltre a batterie per auto, taniche d’olio esauste, pezzi di ricambio e autovetture in corso di riparazione.

Il responsabile, che ha dichiarato di operare in forma abusiva da lungo tempo, svolgeva tale attività senza alcuna autorizzazione ambientale per l’emissione delle polveri in atmosfera e lo scarico delle acque reflue, in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa per l’inizio dell’attività e senza aver palesato la propria posizione al Fisco.

Sono state così contestate al titolare dell’attività le violazioni relative alla normativa amministrativa di settore, interessando le Autorità competenti che provvederanno all’irrogazione delle sanzioni pecuniarie da 5.164 a 15.493 euro, per l’esercizio dell’attività in assenza della S.C.I.A.. Contestualmente, è stato possibile constatare l’omessa installazione del misuratore fiscale, per cui l’autore della violazione dovrà corrispondere una somma da euro 1.032 a 4.131 euro. I locali aziendali, i macchinari e le attrezzature da lavoro sono state sottoposte sia a sequestro amministrativo che penale.

È stata dunque interessata l’A.G. competente per le ipotesi di reato in materia ambientale a carico del titolare dell’attività, concernenti sia l’emissione in atmosfera delle polveri sia lo scarico non autorizzato di acque reflue.

L’operazione rientra tra i compiti istituzionali della Guardia di Finanza quale polizia economico – finanziaria costantemente impegnata alla repressione delle attività commerciali abusive.

CARABINIERI FORESTALI: BILANCIO DEL 2020

La prevenzione, il contrasto e la repressione di tutte le forme di aggressione all’ambiente e alla biodiversità sono il principale obiettivo assegnato dalla legge istitutiva della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri. I Carabinieri Forestali operanti presso il Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Palermo nel corso dell’anno 2020 hanno svolto il compito affidato operando quotidianamente e conseguendo risultati che possono riassumersi in estrema sintesi in 1.383 controlli effettuati nei confronti di 1.132 persone e 166 veicoli.

Sono 185 le persone denunciate per varie violazioni ambientali, 5 quelle arrestate e 71 i sequestri eseguiti.

Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 163 che hanno portato ad elevare sanzioni amministrative per circa 190.000 euro.

Particolarmente attivo è stato il Nucleo Cites di Palermo, la cui competenza si estende anche alle Provincie di Trapani, Caltanissetta e Agrigento che, oltre a svolgere i controlli sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna in via di estinzione, attività regolata dalla Convenzione di Washington, ha svolto un’incessante attività investigativa e di controllo sia sul territorio che presso gli esercizi commerciali, quali negozi di animali ed antiquari. Significativo il contributo al contrasto del fenomeno del bracconaggio svolto con costanti controlli sulle aree maggiormente battute dai cacciatori nonché all’interno delle aree protette ove l’esercizio dell’attività venatoria non è consentito.

Importantissimo il contributo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale che nell’ambito delle Provincie di competenza Palermo, Trapani ed Enna – ha svolto diverse indagini, portando alla luce attività illegali legate all’inquinamento ambientale e al traffico di rifiuti come la recente operazione denominata Pit-Stop che ha consentito di interrompere un traffico illecito di rifiuti e di altri reati minori che coinvolgeva 38 persone.

Il reparto, gerarchicamente dipendente dal Comando Regione Carabinieri Forestale di Reggio Calabria, è composto da trenta uomini operanti nelle articolazioni del Centro Anticrimine Natura Carabinieri aventi sede a Palermo e Trapani nonché presso l’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino.

Questi significativi risultati sono stato il frutto dell’integrazione dei Carabinieri Forestali all’interno degli schemi operativi dell’Arma che, grazie alla diffusa presenza sul territorio e all’attenta attività di osservazione delle Stazioni, consente di individuare quelle situazioni che possono mettere a repentaglio l’azione di tutela dell’ambiente, del paesaggio e degli animali, beni sempre più considerati – giustamente – come patrimonio di tutta la collettività.

REGIONE SICILIA. A MUSSOMELI, LAVORI AL CINEMA MANFREDI

A Mussomeli sono iniziati nei primi giorni di gennaio i lavori per la trasformazione del cinema Manfredi in cine-teatro. Il progetto predisposto dall’amministrazione comunale, proprietaria della struttura, è stato finanziato dall’assessorato regionale ai Beni culturali con la somma di 215 mila euro. I lavori da realizzare riguardano i camerini per gli artisti e l’ampliamento del palco in modo che il cinema, riaperto nel 2015 dopo trent’anni, possa anche ospitare spettacoli teatrali e concerti.

STUDENTI UNIVERSITARI A SOSTEGNO DEGLI ALUNNI PIÙ “FRAGILI” DELLE ELEMENTARI

Studenti universitari a sostegno degli alunni più “fragili” delle elementari che, non avendo potuto fruire al meglio della didattica a distanza nel corso del 2020, si trovano oggi in uno stato di svantaggio educativo, a rischio dispersione scolastica. È appena partito e si intitola «Nessuno resta indietro. Percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia» il progetto voluto dal governo Musumeci e finanziato con 221 mila euro dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il Dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, esercizio fisico e formazione dell’Università di Palermo (diretto da Gioacchino Lavanco), esteso anche all’Università Kore di Enna.

L’azione di tutorato e di sostegno all’apprendimento si propone di mettere a punto un modello sostenibile, con strategie e strumenti innovativi di recupero e potenziamento, applicabile nel periodo di emergenza sanitaria, per contrastare gli effetti a breve e a lungo termine della chiusura delle scuole e dell’attuale ripartenza sui bambini in difficoltà, ma utilizzabile anche dopo la pandemia.

Circa mille studenti del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria dell’Ateneo di Palermo, coordinato da Alessandra La Marca, e 200 dello stesso corso di laurea magistrale di Enna, formati e supervisionati dai docenti tutor, svolgeranno il proprio tirocinio organizzando attività a distanza con piccoli gruppi di alunni a maggiore rischio di insuccesso scolastico. Verranno coinvolti in percorsi didattici mirati alunni fra i 5 e i 10 anni con svantaggio culturale, selezionati in 33 scuole primarie della provincia di Palermo e in 10 di altre province siciliane, per un totale di circa 70 mila ore di attività pomeridiana. Scuola-polo è l’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen di Palermo. Gli studenti universitari tirocinanti, che riceveranno una formazione specifica sulle finalità del progetto, interverranno con un approccio ludico a potenziare le competenze di base, migliorare le abilità linguistiche e di calcolo, di comprensione della lettura. Si prevede il coinvolgimento di 4 giovani laureati siciliani (3 a Palermo e 1 a Enna), che usufruiranno di una borsa di studio per nove mesi, per la progettazione e l’organizzazione delle attività, il monitoraggio e la valutazione finale.

Quando l’emergenza Covid-19 sarà superata, gli interventi con gli alunni “fragili” potranno essere realizzati anche in presenza.

«Riteniamo fondamentale e non rinviabile un’azione interistituzionale rivolta a sostenere il benessere psicofisico degli alunni e le competenze scolastiche in particolare di quegli studenti che, a causa dell’emergenza Covid-19, si stanno ritrovando in maggiore stato di difficoltà o con ritardi di apprendimento, spesso maturati a seguito del forzato e lungo ricorso alla didattica a distanza – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla – Abbiamo voluto cominciare dai più piccoli, che rischiano di rimanere indietro perché non sufficientemente supportati dall’ambiente familiare. Questi alunni avranno l’occasione di potenziare i loro apprendimenti con l’aiuto di studenti universitari, che vedranno come fratelli e sorelle maggiori».

OPERAZIONE BLACK CAT: ESEGUITI 7 ORDINI DI CARCERAZIONE

Questa mattina la Corte d’Appello di Palermo ha emesso 7 ordini di esecuzione per la carcerazione nei confronti di persone imputate nel procedimento penale instaurato a seguito dell’indagine antimafia denominata Black Cat, condotta dalla Compagnia di Termini Imerese nel 2016, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Ieri la Cassazione aveva confermato le condanne dei 7 rinviando altre 26 posizioni alla Corte d’Appello. 4 sono state le assoluzioni.

Nel pomeriggio i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito gli ordini a carico di:

NAPOLITANO Silvio, nato a Termini Imerese cl. 52, condannato alla pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione ed al pagamento di euro 4.000,00 di multa;

VASSALLO Vincenzo, nato a Palermo cl. 76, condannato alla pena di anni 9 di reclusione ed al pagamento di euro 2.500,00 di multa;

CALDERARO Vincenzo, nato a Caccamo cl. 59, condannato alla pena di anni 5 di reclusione;

CERNIGLIA Francesco, nato a Palermo cl. 93, condannato alla pena di anni 6 di reclusione ed al pagamento di euro 1.500,00 di multa;

SPARACIO Vincenzo, nato a Palermo cl. 89, condannato alla pena di anni 10 di reclusione ed al pagamento di euro 2.500,00 di multa;

GIULIANO Antonino, nato a Palermo cl. 72, condannato pena di anni 2 di reclusione;

SARRAINO Michele, nato a Termini Imerese cl. 70, condannato alla pena di anni 4 di reclusione ed al pagamento di euro 4.000,00 di multa.

I suddetti sono a vario titolo colpevoli di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata in concorso, concorso esterno in associazione mafiosa e rapina aggravata, e sono stati tradotti presso la casa circondariale Lorusso – Pagliarelli di Palermo.