“DECATHLON” A CEFALÀ DIANA? IL SINDACO: “DA NOI CONDIZIONI STRATEGICHE OTTIMALI”

Il sindaco Giuseppe Cangialosi, premesso che il territorio di Cefalà Diana (PA), ricade in un’ area prospiciente la strada statale 121, scorrimento veloce Palermo – Agrigento, che la città di Palermo dista 35Km percorribili in 35/40 minuti, (facilmente raggiungibile da più parti e punto centrale strategico sia per il bacino di utenza proveniente dalla città che dall’entroterra palermitana, agrigentina che trapanese) e in considerazione del fatto che il Comune di Palermo ha respinto per problemi di vincoli urbanistici l’apertura del Decathlon nell’area del vecchio stabilimento Coca-Cola di Partanna, sostiene che tale realtà potrebbe rappresentare un importante volano di sviluppo per l’economia del territorio. Il suddetto Comune presenta infatti un’ area industriale commerciale pianeggiante e con possibilità di accesso autonomo, in posizione facilmente raggiungibile, poiché confina con la strada statale 121 PA – AG. Pertanto, dopo aver esaminato i documenti, il Sindaco esprime formale manifestazione d’interesse affinché la struttura Decathlon possa essere ospitata presso la propria area. Trova d’accordo anche l’ opposizione: il capogruppo Luisa La Colla sottolinea infatti che quando le idee sono giuste bisogna appoggiarle, indipendentemente dal gruppo politico di appartenenza.Pippo Cangialosi sindaco di Cefalà Diana

MISILMERI: OTTIME NOTIZIE PER I LAVORATORI ASU, IN TRE STABILIZZATI

STABILIZZAZIONE ASU

Dopo circa 20 di servizio presso il comune di Misilmeri da dipendenti precari finalmente oggi 3 di loro hanno firmato il contratto di dipendenti full time e a tempo indeterminato presso il comune
Un percorso non facile che ha visto alla firma già i primi 4 dipendenti con la collaborazione di funzionari e sindacati
Nei prossimi giorni altri 9 ex Asu firmeranno il loro contratto da dipendenti dell’ente
Pagina importante per la nostra amministrazione che continuerà il percorso avendo come obiettivo la stabilizzazione di tutti gli Asu presenti nel nostro ente
#fattinonparole
#nessunprecario

UN NATANTE RISCHIA DI INVESTIRE UN SURFISTA NELLE ACQUE DI MONDELLO. RINTRACCIATO E DENUNCIATO UN PALERMITANO

PALERMO: UN NATANTE RISCHIA DI INVESTIRE UN SURFISTA NELLE ACQUE DI MONDELLO. RINTRACCIATO E DENUNCIATO UN PALERMITANO

La Polizia di Stato ha rintracciato e denunciato a piede libero un palermitano di 46 anni, domenica pomeriggio alla guida di un natante, protagonista di una collisione che avrebbe potuto essere drammatica ma che si è fortunatamente conclusa con una tavola da surf distrutta e tanta paura per il surfista.
I poliziotti del Commissariato di P.S. “Mondello” stanno chiarendo in queste ore i contorni di quanto accaduto ieri pomeriggio nello specchio d’acqua di Mondello. Coinvolto nell’occorso un surfista, adolescente di 14 anni, scampato al violento impatto, disarcionato dalla tavola e tornato a riva grazie all’intervento di altro surfista.
Il ragazzino, come raccontato successivamente ai poliziotti, avrebbe visto venirgli incontro a velocità sostenuta un motoscafo, il cui pilota non avrebbe rallentato o avuto tentennamenti di sorta, pur essendo nitida la presenza del surfista in rotta di collisione.
Per scampare al sicuro impatto, il 14enne avrebbe scelto di gettarsi in acqua ed allontanarsi il più possibile dal punto di scontro, la cui violenza ha frantumato in più parti la tavola da surf rimasta in balia delle onde e del natante.
La vittima sarebbe stata “recuperata” e portata riva da un conoscente surfista, che avrebbe fornito ai poliziotti alcuni particolari utili al riscontro di quanto accaduto.
Gli agenti, anche grazie al frammento alfanumerico della targa del motoscafo fornita dalla vittima e dal testimone, sono riusciti a risalire al pilota del mezzo, raggiunto in un rimessaggio non distante dal luogo dello scontro.
Il natante, così come ciò che resta della tavola da surf, è stato “tirato a secco” per rilevi tecnici e posto sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

SEQUESTRATI 785 KG DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E 165 ARTICOLI CASALINGHI

GUARDIA DI FINANZA DI PETRALIA SOPRANA: CONTRASTO ALLA DISCIPLINA DEL COMMERCIO – SEQUESTRATI 785 KG DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI E 165 ARTICOLI CASALINGHI – VERBALIZZATI DUE COMMERCIANTI AMBULANTI

Nei giorni scorsi i Finanzieri della Tenenza di Petralia Soprana nell’ambito dei servizi di controllo del territorio tesi a garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti, connesso alla grave emergenza epidemiologica da COVID-19, in due distinti interventi hanno verbalizzato due venditori ambulanti per violazione alla disciplina sul commercio su aree pubbliche (Legge Regionale nr.18/1995).

In particolare, nel primo intervento effettuato nel comune di Petralia Soprana, i militari hanno fermato un commerciante palermitano di frutta e verdura sprovvisto dell’autorizzazione amministrativa rilasciata dal Sindaco per l’esercizio del commercio in forma ambulante e hanno proceduto al sequestro Kg. 785 di prodotti ortofrutticoli di vario genere.

Nel secondo intervento, in località Alimena, le Fiamme Gialle, per le stesse motivazioni, hanno sequestrato 145 articoli casalinghi posti in vendita in forma ambulante da un commerciante di Villarosa (EN).

I finanzieri, oltre a sequestrare la merce hanno segnalato i trasgressori all’autorità preposta (sindaco) per l’irrogazione della sanzione amministrativa prevista, per singola violazione, da un minimo di € 154,93 fino a un massimo di €. 1.549,37

Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, al fine di controllare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa nonché contrastare possibili speculazioni derivanti dalla commercializzazione di prodotti di prima necessità.

OPERAZIONE ALASTRA:11 ARRESTI, COLPITI I VERTICI DEL MANDAMENTO MAFIOSO DI SAN MAURO CASTELVERDE

Dalle prime ore della mattina, in Sicilia, Lombardia e Veneto i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 11 persone ritenute a vario titolo responsabili di associazione mafiosa (art. 416 bis C.P.), estorsione (art. 629 C.P.), trasferimento fraudolento di beni (512 bis C.P.), corruzione (artt. 319 e 321 C.P.), atti persecutori (art. 612 C.P. bis), furto aggravato (art. 624 C.P.) e danneggiamento (art. 635 C.P.).

Le indagini, seguite da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, documentano gli assetti e le dinamiche criminali del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, che, all’indomani dell’operazione “Black Cat” (aprile 2015), ha serrato le fila ed ha continuato ad operare sul territorio, imponendo il proprio potere con inalterata capacità intimidatoria. In tale quadro si inseriscono le numerosissime estorsioni ai danni dei commercianti locali documentate dai militari dell’Arma, così come l’organizzazione di una efficientissima rete di comunicazione necessaria agli storici capi mafia detenuti per mantenere il comando degli associati liberi e continuare a strangolare imprese e società civile.

Le attività hanno consentito di evidenziare il ruolo ricoperto da Giuseppe FARINELLA, figlio di Domenico FARINELLA, l’autorevole boss di cosa nostra all’epoca detenuto a Voghera (PA) in regime di alta sicurezza. Tale sistema di controllo della consorteria mafiosa, basato sui rapporti di consanguineità, ha così permesso al capo mafia detenuto di mantenere il controllo del mandamento. Nonostante la giovane età, il rampollo ha avuto il compito di coordinare gli altri membri del sodalizio che operavano sul territorio, cooperando con uno storico mafioso di Tusa (ME), Gioacchino SPINNATO, che, ben radicato nell’organizzazione di cosa nostra, ha gestito i contatti con gli uomini d’onore degli altri mandamenti, fra i quali Filippo Salvatore BISCONTI, già capo del mandamento mafioso di Belmonte Mezzagno, ora collaboratore di Giustizia.

Dalle investigazioni è emerso in maniera chiara che l’attività estorsiva, strumento attraverso il quale l’organizzazione esercita il controllo sul territorio, continua ad essere una forma di sostentamento primario per il sodalizio mafioso.

Grazie all’attività di indagine e alla fondamentale collaborazione degli imprenditori vessati, sono state infatti ricostruite 11 vicende estorsive (5 consumate e 6 tentate). Alle vittime era imposto di pagare il pizzo o di acquistare forniture di carne da una macelleria di Finale di Pollina gestita da Giuseppe SCIALABBA, braccio destro di Giuseppe FARINELLA.

I tentacoli del mandamento si erano allungati anche sull’organizzazione dell’Oktoberfest del 2018 a Finale di Pollina, quando, per impedire la partecipazione alla sagra di un commerciante che non si era piegato alle imposizioni del clan, gli indagati non avevano esitato a devastargli lo stand.

Con la libertà, nell’aprile 2019, Domenico FARINELLA ha deciso di concentrare nelle sue mani il vertice del sodalizio e ha ordinato agli associati liberi di intensificare la presenza sul territorio, avviando una nuova spirale di estorsioni ai danni dei commercianti. Preziosissime, in questo senso, sono state le testimonianze delle vittime che, ribellandosi al sistema criminale, hanno trovato il coraggio di denunciare di iniziativa e di collaborare con i Carabinieri.

Le investigazioni hanno consentito di evidenziare anche la capillare e asfissiante influenza dell’organizzazione mafiosa sul tessuto economico non soltanto attraverso l’imposizione del pizzo, ma anche attraverso la sensaleria negli affari dei privati e per mezzo della gestione diretta di attività di impresa che, fittiziamente intestate a soggetti incensurati, erano nei fatti amministrate dagli indagati. Al fine di eludere eventuali misure cautelari, infatti, Giuseppe FARINELLA ed Giuseppe SCIALABBA avevano fatto risultare terze persone quali titolari rispettivamente di un centro scommesse di Palermo e una sanitaria di Finale di Pollina, sottoposti a sequestro, del valore di 1.000.000 di euro.

OPERAZIONE ALASTRA

ELENCO FERMATI

1. FARINELLA DOMENICO, NATO A PALERMO CL. 1960, RESIDENTE A VOGHERA (PV); REGGENTE IL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE (PA);

2. SPINNATO GIOACCHINO, NATO A TUSA (ME) CL. 1952, IVI RESIDENTE, UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

3. FARINELLA GIUSEPPE, NATO A PALERMO CL. 1993, RESIDENTE A VOGHERA (PV), UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

4. SCIALABBA GIUSEPPE, NATO A PALERMO CL. 1985, RESIDENTE A FINALE DI POLLINA (PA), UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

5. RIZZUTO FRANCESCO, NATO A PALERMO CL. 69, IVI RESIDENTE, UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

6. VENTURELLA MARIO, NATO A S.MAURO CASTELVERDE (PA) CL. 1963, UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

7. ALBERTI ANTONIO, NATO A CASTEL DI LUCIO (ME) CL. 1974, IVI RESIDENTE, UOMO D’ONORE DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

8. ANZALONE ROSOLINO, NATO A PALERMO CL. 1963, RESIDENTE A POLLINA, A DISPOSIZIONE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

9. CINTURA VINCENZO, NATO A PALERMO CL. 1973, IVI RESDIDENTE, A DISPOSIZIONE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

10. IPPOLITO PIETRO, NATO A RESUTTANO (CL) CL. 1960, RESIDENTE A CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA), A DISPOSIZIONE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE;

11. DIMAGGIO GIUSEPPE ANTONIO, NATO A TUSA (ME) CL. 1954 RESIDENTE A AGUGLIARO (VI) A DISPOSIZIONE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DEL MANDAMENTO DI S. MAURO CASTELVERDE.

CARABINIERI: OPERAZIONE BEAUTIFUL FLASH. FURTI DI CARBURANTE ALL’INTERNO DELLA DISCARICA DI BELLOLAMPO

In data odierna, su disposizione della locale Procura della Repubblica, la Compagnia Carabinieri di Palermo San Lorenzo ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo nei confronti di 25 persone – 13 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti ad obbligo di presentazione alla p.g. – ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione, falsa attestazione della presenza in servizio, furto aggravato e ricettazione.

L’attività investigativa, avviata nel gennaio 2018, ha permesso di delineare e smantellare l’operato di un gruppo di persone – 13 tra cui 10 dipendenti della R.A.P. e due gestori di distributori di carburante – costitATuito in una vera e propria associazione per delinquere, che ha commesso innumerevoli furti di ingenti quantità di carburante all’interno del sito di smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Bellolampo, con successiva ricettazione dello stesso.

Organizzate secondo ruoli ed incarichi ben delineati (la vedetta, l’autista, l’addetto al rifornimento) ed in costante contatto tra loro, utilizzando un linguaggio criptico per simulare le intenzioni illecite, le stesse realizzavano i furti durante i turni di lavoro, prelevando il carburante dagli autocompattatori, dalle autocisterne e dagli altri mezzi aziendali della discarica; è stato registrato un prelievo medio giornaliero di circa 1.300 litri di carburante.

L’attività del gruppo veniva diretta da un dipendente dell’azienda, che sovrintendeva alle fasi decisionale, organizzativa ed esecutiva, provvedendo anche al reclutamento dei complici esterni all’azienda ed all’individuazione dei soggetti a cui vendere il carburante.

Erano state ideate anche le modalità per eludere i controlli amministrativi dell’azienda: alla richiesta delle ore di lavoro effettuate e riportate dai veicoli, veniva infatti comunicato un quantitativo superiore rispetto a quello realmente posto in essere, mentre per evitare che i veicoli si guastassero, gli stessi venivano lasciati accesi durante le operazioni di prelievo del carburante

In varie circostanze è stato riscontrato che i soggetti esterni alla R.A.P., dopo essere entrati nella discarica a bordo dei veicoli privati, hanno collaborato attivamente con i dipendenti dell’azienda ad asportare il gasolio dai mezzi.

Oltre ai 13 indagati facenti parte dell’associazione, il G.I.P. ha inoltre ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico di ulteriori 12 persone, due responsabili di furti – anch’essi dipendenti della R.A.P. – e 10 ricettatori del carburante prelevato.

Il 05 giugno 2018, durante l’indagine, i militari avevano arrestato in flagranza 6 persone – tra cui 5 dipendenti dell’azienda – che avevano poco prima rubato dai mezzi di lavoro ben 828 litri di gasolio.

All’operazione dei Carabinieri hanno preso parte 150 militari compresi cinofili, rinforzi del 12° Reggimento ed un elicottero.

SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE PER “ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALLA COMMISSIONE DI FURTI ED ALLA RICETTAZIONE”:

1. AURELIO CIRO, 1965;

2. CALÒ GIOVANNI, 1967;

3. COCUZZA GIUSEPPE, 1964;

4. CORONA MARCO, 1973;

5. DI MAGGIO ROSARIO, 1958;

6. LOPITALE FRANCESCO, 1960;

7. LULLO SALVATORE, 1982;

8. MANGANO FAUSTO, 1967;

9. MILAZZO ALESSANDRO, 1972;

10. SCARIANO BENEDETTO, 1956;

TUTTI NATI A PALERMO, IVI RESIDENTI;

11. INZERILLO FRANCESCO, 1991;

12. INZERILLO GASPARE, 1984,

NATI A PALERMO, RESIDENTI A FICARAZZI (PA);

13. SCHIRÒ PIERO GIORGIO, NATO AD ALTOFONTE (PA) 1971, IVI RESIDENTE.

ARRESTI DOMICILIARI PER “FURTO AGGRAVATO”:

14. AMMIRATA GIOVANNI, NATO A PALERMO 1961, IVI RESIDENTE.

ARRESTI DOMICILIARI PER “RICETTAZIONE”:

15. BOLOGNA ALBERTO, 1983;

16. D’ALEO VINCENZO, 1974;

17. DI CACCAMO CRISTOFORO, 1982;

18. MARTELLI FILIPPO, 1984;

19. RIGGIO PIETRO, 1979;

20. SPATOLA GIOVANNI, 1961;

TUTTI NATI A PALERMO, IVI RESIDENTI.

21. PUGLISI GIOVANNI, NATO A PALERMO 1997, RESIDENTE A TORRETTA (PA).

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. PER “FURTO AGGRAVATO”:

22. L. C. F.

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. PER “RICETTAZIONE”:

23. G.A.

24. D.M.C.

25. D.M.F.

ANTONIO SCRÒ E DON CARLO MISILMERI AI SALUTI FINALI

Con un post su facebook, il forte difensore Antonio Scrò ufficializza il divorzio con il Misilmeri, “dopo 3 anni – sono sue parole- intensi e ricchi di soddisfazioni, gioie, dolori, sacrifici, sudore…”. Ecco il testo integrale del suo post.

Valentino Sucato

FINISCE QUI!
Dopo 3 anni intensi e ricchi di soddisfazioni, gioie, dolori, sacrifici, sudore, cara compagna di viaggio è arrivato il momento di riporti dentro al cassetto dei ricordi!
Porto con me la sicurezza di avere dato tutto me stesso dall’inizio alla fine di questa avventura, senza riserve!
Ringrazio te Antonino Rattenuti, autore principale di questa magnifica cavalcata!
A mio modesto parere, in questi anni, siamo stati la conferma che in queste categorie si può fare tranquillamente a meno di pseudo direttori sportivi e procuratori quando alla base si hanno degli uomini e si cura il rapporto umano, e noi siamo stati una famiglia, sempre pronti a lottare l’uno per l’altro.
Posso tranquillamente affermare che ogni anno per rinnovare mi è bastato un semplice sguardo di intesa,mai mosso da secondi fini all’infuori di lottare per questi colori.
Ringrazio infine i tifosi, uno per uno, anima inossidabile, gente comune che trasmette voglia di lottare per i veri valori che il calcio ha sempre trasmesso…….
Forza don Carlo 🧡 ⚪🔴

IN MANETTE UN 37enne

SORPRESO A “VISITARE” AUTO IN SOSTA A POCHI METRI DAL COMMISSARIATO DI P.S. “ORETO – STAZIONE”. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN TOPO D’AUTO

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Russo Antonino 37enne pregiudicato palermitano resosi responsabile del reato di furto aggravato su due autovetture.
Ad effettuare l’arresto un agente di polizia durante l’espletamento del servizio di addetto al centralino/corpo di guardia del Commissariato di P.S. “Oreto – Stazione”.
Al poliziotto, la scorsa notte, intorno alle ore 2.30, impegnato nella visione dei monitor del sistema di video sorveglianza esterna al Commissariato, non sono sfuggiti i movimenti sospetti di un individuo giunto a bordo di una bicicletta nella vicina via Malta.
L’uomo, dopo avere poggiato la bicicletta al palo dell’illuminazione pubblica, a pochi metri dal portone del Commissariato, ha iniziato ad aggirasi tra le auto in sosta scrutando dentro gli abitacoli.
L’agente, seguiti i movimenti dell’uomo, ha allertato la Centrale Operativa, proprio nel frangente in cui il sospettato riteneva di passare alle vie di fatto e, con mossa fulminea, mandava in frantumi il deflettore posteriore di una vettura Volkswagen ivi parcheggiata, facendo ingresso nell’abitacolo.
Il poliziotto, realizzato come a poca distanza si stesse consumando un reato, non ha esitato a mettere rapidamente in sicurezza i locali del Commissariato e dopo avere allertato il numero di emergenza 112 sugli sviluppi della vicenda, si è diretto di corsa sul posto per neutralizzare l’illecita condotta.
Il malvivente, seduto all’interno dell’autovettura ed intento a rovistare l’abitacolo si è visto intimare l’ “alt Polizia” ed è stato bloccato anche grazie al tempestivo intervento di due pattuglie nel frangente intervenute.
L’uomo è stato identificato per Russo Antonino, è stato sottoposto a perquisizione personale ed all’interno di un borsone che aveva al seguito, sono state rinvenuti due paia di occhiali, la chiave di un’autovettura, una tronchessa ed un kit di riparazione pneumatici con compressore. Contestualmente, uno degli equipaggi intervenuti ha constatato che i veicoli già violati erano due, la Volkswagen ed una BMW, entrambi presentavano il deflettore posteriore infranto e gli abitacoli rovistati.
Parte della refurtiva, riconosciuta dai proprietari, gli è stata restituita, mentre gli altri oggetti sono stati posti sotto sequestro.
Russo, che davanti all’evidenza dei fatti, avrebbe ammesso ogni responsabilità, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato per ulteriori accertamenti.
Dai controlli alla banca dati è emerso che, a suo carico, oltre a numerosi precedenti, vi era una segnalazione di rintraccio relativa ad alcuni provvedimenti a cui lo stesso non aveva ottemperato rendendosi irreperibile.
La misura dell’arresto è stata convalidata dall’Autorità Giudiziaria.

“Giornata Internazionale contro l’abuso e il traffico di droghe” con i volontari delle Madonie dell’associazione Nazionale DICO NO ALLA DROGA

Nelle Madonie Il volontariato a favore della prevenzione dell’uso di tutti i tipi di droghe.
Oggi 26 Giugno le Nazioni Unite commemorano la “Giornata Internazionale contro l’abuso e il traffico di droghe” .
I volontari delle Madonie che fanno capo all’associazione Nazionale ” Dico No alla droga ” hanno voluto evidenziare l’importanza di questa ricorrenza, entrando in azione e distribuendo qualche centinaio di opuscoli a giovani e adulti per informarli, riguardo al danno che le droghe causano alle persone , sia a livello psicologico che fisiologico nonché a livello comportamentale.
La migliore lotta contro l’uso di sostanze stupafecenti rimane sempre la conoscenza.
Educare facendo ricorso alla paura o facendo ricorso al l’imposizione, abbiamo visto che non risolve il problema delle dipendenze dalle droghe.
Si deve puntare sempre più sull’istruzione, per ottenere la corretta prevenzione.
L’ONU a livello mondiale si propone di ottenere una società libera dalle droghe, capace di gestire in modo razionale tutti i vari problemi che affliggono l’umanità. Pertanto ognuno di noi si deve ritenere impegnato affinché questo scopo venga raggiunto.
Per eventuali informazioni comunicare al seguendo indirizzo:

segreteriapalermo@diconoalladroga.org

ARRESTATI TRE GIOVANI

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, durante un servizio di controllo del territorio, in via Pagano, hanno arrestato per il reato di furto aggravato D.F.a., 22 enne, M.l. e J.s., entrambi 18enni, tutti palermitani e già noti alle forze dell’ordine.

I militari hanno sorpreso i giovani che avevano appena rubato una bicicletta elettrica , per cui li hanno prontamente bloccati.

La proprietaria è stata rintracciata e le è stato restituito il maltolto.

I tre arrestati, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.