INCIDENTE A MISILMERI. UN 61enne IN GRAVI CONDIZIONI

Nella tarda serata di oggi in un incidente in Viale Europa davanti la Caserma dei Carabinieri, un 61enne è rimasto ferito. Immediatamente soccorso dagli uomini del 118, l’uomo è stato trasferito in grave condizioni in un ospedale di Palermo. Sul posto presenti gli uomini dell’Arma dei Carabinieri.

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DANNI AMBIENTALI A MISILMERI: INQUINAMENTO ACUSTICO NELL’AREA ARTIGIANALE – COMUNE DI MISILMERI/NERIGLASS

Valentino Sucato iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia

NOTTE BIANCA DEL CINEMA: ECCO IL PROGRAMMA

Il prossimo 10 agosto, sarà la notte delle stelle ma a Petralia Sottana, nel cuore del Parco delle Madonie, sarà anche l’ occasione della NOTTE BIANCA DEL CINEMA, un evento unico dove,tra le varie iniziative in programma saranno assegnati dei premi ad attori e registi
“La Notte Bianca del Cinema”, organizzata da Grifeoeventi , il Comune, il CNN con il patrocinio della Regione Siciliana, interesserà non solo lo storico Cine Teatro Grifeo ma anche numerosi scorci di Petralia Sottana ….dove il centro storico diventa una multisala naturale….

E’ prevista la premiazione di alcuni attori e registi tra cui Aurelio Grimaldi, che parlerà del suo nuovo film sul delitto Mattarella, Teresa Mannino , Vincenzo Amato che ha recitato in Nuovomondo, nel film di Ficarra e Picone “L’ora Legale” , Sicilian Ghost Story Rosario Palazzolo e Matteo Contino dal film Il Traditore e tanti altri ancora.
Per tutta la notte saranno proiettati film, cortometraggi e anticipazioni di nuovi film. Non ci si limiterà pero’ ad una attività meramente cinematografica:nelle suggestive locations del centro storico, trasformato per l’occasione una “multisala naturale”, ci saranno mostre, workshop sul doppiaggio, intrattenimenti musicali con le più colonne sonore, angoli gastronomici rievocativi della storia cinematografica e televisiva.
Saranno allestite delle mostre una delle quali dedicata a Silvana Mangano durante il suo periodo di vacanze a Petralia Soprana. Quest’anno l’evento sarà spalmato in tre giorni, dove il 9 sarà proiettato il film “Le stelle non hanno padroni”, mentre l’11 pomeriggio “Le Ore più belle” girato anche questo sulle Madonie ed in serata in conclusione un omaggio a Camilleri con “Il Maestro senza regole” un docufilm sulla vita di Andrea Camilleri con Teresa Mannino. Presenterà la serata la giornalista Elvira Terranova. Un appuntamento dove gli amanti del cinema non potranno mancare.
Info 3494543601

LOTTA ALLA MAFIA: 7 ARRESTI

I Carabinieri stanno eseguendo fermi disposti dalla Dda di Palermo. Nel corso dell’indagine scoperta anche il ruolo occupato all’interno della cosca dai maestri venerabili di due distinte logge
Questa mattina un’altra operazione – denominata Halycon – è stata eseguita dai carabinieri del Ros su delega della Dda di Palermo con il procuratore Francesco Lo Voi, l’aggiunto Paolo Guido ed i sostituti Claudio Camilleri, Geri Ferrara e Alessia Sinatra.

Sette le persone fermate con l’accusa, a vario titolo, di associazione mafiosa e concorso esterno in associazione mafiosa: Giovanni Lauria, inteso “il professore” 79 anni; Vito Lauria, 49 anni; Angelo Lauria, 45 anni; Giacomo Casa, 64 anni; Raimondo Semprevivo, 46 anni, Giovanni Mugnos, 53 anni e Lucio Lutri, 60 anni.

Due le figure principali che emergono dall’indagine: si tratta del funzionario regionale Lucio Lutri, che era stato “maestro venerabile” della loggia “Pensiero e azione” del Grande Oriente d’Italia e del figlio dell’ex capomafia Giovanni Lauria, Vito, anche lui “maestro venerabile”, della loggia “Arnaldo da Brescia”, pure questa appartenente al “Goi”.

L’indagine ha preso spunto dalle qualificate dinamiche relazionali ultra provinciali documentate dal R.O.S. che vedevano protagonisti da una parte il noto capomafia Salvatore Seminara (ritenuto all’epoca al vertice della famiglia di Caltagirone) ed i suoi accoliti e dall’altra alcuni esponenti mafiosi licatesi capeggiati da Giovanni Lauria.

Dette dinamiche, che attualizzavano i solidi e risalenti legami esistenti tra cosa nostra agrigentina e quella catanese, erano nel caso di specie prodromiche all’infiltrazione dei lavori relativi alla realizzazione di un importante complesso turistico alberghiero e alla demolizione di immobili abusivi nel Comune di Licata.

Nello specifico, le riunioni di Lauria e dei suoi più fidati sodali con gli esponenti della famiglia mafiosa di Caltagirone, sono state dettagliatamente documentate dal R.O.S. e hanno sin da subito assunto una rilevante valenza investigativa anche in riferimento al coinvolgimento di SEMINARA Salvatore, esponente mafioso di indiscussa importanza che, attualmente sotto processo perché ritenuto al vertice della famiglia mafiosa di Caltagirone e mandante di un duplice efferato omicidio commesso il giorno di Pasqua del 2015 a Raddusa (CT), ha già subito delle condanne definitive in quanto individuato – tra le altre cose – come massimo vertice provinciale di cosa nostra per il territorio di Enna.

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DEL FENOMENO MAFIOSO: AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA PER UN’AZIENDA

La Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione con cui è stata disposta, su proposta del Questore di Palermo, la misura dell’Amministrazione Giudiziaria, ex art. 34 del d.lgs. n.159/2011, nei confronti della FACE4JOB, con sede legale a Terni.
La società FACE4JOB, fondata nel 2013 da un imprenditore di Partinico, è una startup innovativa che ha come attività principale quella di svolgere un servizio di supporto digitale e telematico alle imprese nell’ambito dei processi di ricerca e di selezione del personale.
L’odierna misura di prevenzione si collega al decreto di sequestro emesso lo scorso gennaio dal Tribunale di Palermo, sempre su proposta del Questore, nei confronti di BACCHI Benedetto cl. ‘72 ed avente ad oggetto numerosi beni di sua proprietà o comunque a lui riconducibili, per un valore complessivo di circa 6.000.000 di euro, tra i quali il 10 % del capitale sociale della FACE4JOB S.R.L., intestato al medesimo.
La figura di BACCHI, imprenditore di Partinico del settore dei giochi e delle scommesse online, è emersa con un ruolo di primissimo piano nell’ambito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Palermo relative all’operazione di polizia denominata “GAME OVER” che, a febbario 2018 ha portato all’arresto di 22 soggetti (e numerosi indagati), confermando l’esistenza di una forte compenetrazione tra l’attività di Cosa Nostra e la gestione e distribuzione sul territorio delle sale gioco e scommesse in seno alle quali, quotidianamente, si muove una mole di denaro che rappresenta una delle più cospicue fonti di reddito degli ultimi anni per la stessa associazione criminale.
In tale contesto le indagini hanno dimostrato come BACCHI Benedetto, tramite un vero e proprio accordo contrattuale con Cosa Nostra palermitana sia riuscito, nell’arco di un breve tempo, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie di scommesse abusive capaci di generare profitti quantificati nell’ordine di oltre un milione di euro mensili.
Dallo sviluppo di ulteriori indagini patrimoniali condotte dagli agenti della Divisione Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione patrimoniali della Questura di Palermo, è emerso che BACCHI abbia reinvestito nella FACE4JOB S.R.L. i proventi delle attività illecite realizzate nel settore del gioco e delle scommesse.
In particolare, esaminando la documentazione bancaria della FACE4JOB s.r.l., è emerso come l’apporto di denaro di BACCHI sia stato assolutamente determinante per l’avvio della società stessa; infatti, è stato accertato come BACCHI abbia versato nelle casse della società tra il 2015 ed il 2016, a titolo di “sovrapprezzo sottoscrizione quota parte capitale sociale”, ingenti capitali per oltre 300.000 euro, denaro evidentemente frutto dell’attività delittuosa di riciclaggio e concorso esterno in associazione mafiosa dal medesimo realizzata.
E’ apparso, quindi, evidente come tale circostanza, anche in considerazione del ben più modesto valore nominale delle quote possedute da BACCHI nella società (pari al 10 % del capitale sociale), non può essere altrimenti giustificata, in termini economici, se non con l’ipotesi della realizzazione di un’operazione meramente finalizzata al reimpiego di capitali di provenienza illecita. A condurre ulteriormente gli investigatori su questa pista sono stati anche alcuni articoli di stampa, risalenti agli anni 2015 e 2016, temporalmente coincidenti con l’ingresso nella società di BACCHI Benedetto, nei quali il titolare della società, parlando della innovativa start-up faceva riferimento ad un nuovo socio della FACE4JOB s.r.l. definendolo come un imprenditore che ha fatto fortuna “nel business del gaming e dei giochi online”, che conosce sin da quando era ragazzo, essendo cresciuti nello stesso paese (Partinico).
Sulla base di tali presupposti, il Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione, ritenendo sussistente il rischio di ulteriori e perduranti infiltrazioni criminali nella società derivante dal libero esercizio dell’attività imprenditoriale, ha emesso l’odierna misura con la quale ha, di fatto, sollevato dall’amministrazione i rappresentanti della citata società per il periodo massimo previsto dalla normativa, pari ad un anno.
In pratica, l’azienda dovrà temporaneamente cedere la gestione all’amministratore giudiziario nominato dalla Autorità Giudiziaria la quale, al termine del periodo, valuterà la sussistenza dei presupposti per restituire o meno la gestione “bonificata” dai rischi riscontrati, ovvero procedere a conseguente sequestro ai fini della confisca.
Si tratta, in definitiva, di una misura di prevenzione antimafia che colpisce le aziende che pur non potendosi considerare “mafiose” risultano aver subito un’influenza da parte di soggetti contigui a Cosa Nostra, che è valsa a rafforzarne la presenza economica sul territorio. La sospensione temporanea dell’amministrazione mira, in quest’ottica, a verificare l’idoneità del “sistema immunitario” dell’azienda interessata dall’applicazione del provvedimento a respingere i tentativi di influenza operati dalla criminalità organizzata.
Tuttavia, se nel periodo di amministrazione giudiziaria verrà accertato che l’attività economica non è semplicemente influenzata da interessi mafiosi ma si ha motivo di ritenere che l’impresa sia il frutto di attività illecite o ne costituisca il reimpiego, potrebbero ravvisarsi eventualmente i presupposti per la confisca dell’impresa stessa.
Con il medesimo provvedimento è stato inoltre disposto il sequestro, ai sensi dell’art. 20 del decreto legislativo 6 settembre 2011 nr. 159, della somma di denaro pari a oltre 300.000 euro versata alla FACE4JOB S.R.L. da BACCHI come sovrapprezzo della quota del capitale sociale in quanto da ritenersi reimpiego delle sue attività illecite reinvestire i proventi delle attività illecite realizzate nel settore del gioco e scommesse.

ORATORIO MARINEO: ALLA CORTE DI PAGANO ARRIVA UN GIOVANE DI BELLE SPERANZE

Continua la marcia di avvicinamento del Marineo al Campionato d’eccellenza che partirà tra un mese. Prosegue la presentazione dei nuovi acquisti e tra quelli che vestiranno la nuova maglia vi è un giovane che con il Marineo vuole tentare il salto di qualità. Si tratta di Vincenzo Tantillo proveniente dal S. Anna, anno 2000, un esterno sinistro offensivo che saprà dare il meglio di sé per trovare spazio tra gli undici titolari.

“Sono molto felice – detto Tantillo – di questa nuova esperienza, ho avuto modo di giocare contro il Marineo in questi anni e ho sempre stimato questa squadra , sono molto motivato soprattutto perché è la prima volta che approdo in un Campionato d’ Eccellenza. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza e di dare il 110 per cento”

Valentino Sucato iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia

Cefalù: nel ricordo di Rocco Chinnici e dei martiri del 29 luglio 1983

Ieri sera, 29 luglio, presso la chiesa sconsacrata della SS. Annunziata di Cefalù, alla presenza dei familiari delle vittime, del comandante della legione carabinieri “Sicilia”, generale di divisione Giovanni CATALDO, è stata inaugurata una mostra di fotografie, cimeli e documenti storici, per ricordare il 36° anniversario della strage in cui persero la vita il giudice Rocco CHINNICI, i carabinieri di scorta, maresciallo ordinario Mario TRAPASSI e appuntato scelto Salvatore BARTOLOTTA, e il signor Stefano LI SACCHI.

Nella circostanza sono intervenuti, oltre alle autorità presenti ed al figlio del magistrato, avvocato Giovanni CHINNICI – presidente della fondazione – anche il sindaco della cittadina normanna Rosario LAPUNZINA, il quale, prima di tutto, ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio per ricordare il vice brigadiere Mario CERCIELLO REGA. A seguire hanno preso la parola il procuratore della repubblica di Termini Imerese Ambrogio CARTOSIO, il presidente del tribunale di Termini Imerese Raimondo LOFORTI, ed in ultimo l’onorevole Caterina CHINNICI.

Il generale CATALDO ha rivolto un saluto affettuoso ai convenuti e alle autorità ed un ringraziamento al sindaco e all’amministrazione comunale che hanno dato la possibilità di allestire la mostra, ribadendo l’importanza dell’iniziativa della commemorazione utile a ricordare a tutti gli appartenenti alle istituzioni e l’esigenza di adempiere ai propri doveri.

Il generale, nel vedere alcune foto, ove erano ritratti il consigliere CHINNICI, altri magistrati e anche uomini delle forze dell’ordine, tutti periti nel contrasto alla criminalità organizzata, ha osservato come il giudice si era circondato di persone giuste che, come lui, avevano fatto una scelta di campo. Inoltre, ha evidenziato l’ importanza della collaborazione tra le forze di polizia, dimostrata da un frontespizio di un rapporto giudiziario a firma congiunta, con intestazione della questura e del gruppo carabinieri di Palermo, ed in ultimo ha espresso come sia necessario testimoniare con l’esempio quali siano i valori su cui ispirare il proprio agire.

La serata si è conclusa con il concerto della fanfara del 12° reggimento carabinieri “Sicilia” e la proiezione del film “Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte”.

DANNI AMBIENTALI A MISILMERI: INQUINAMENTO ACUSTICO NELL’AREA ARTIGIANALE – COMUNE DI MISILMERI/NERIGLASS

Con provvedimento del Sindaco n. 48 del 4 giugno 2019 ha resistito al ricorso promosso innanzi al TAR Sicilia dalla ditta Neriglass volto all’annullamento dell’ordinanza Sindacale n. 57/2018 e della nota prot. n. 30284/2018. Nomina legale dell’Ente. Una lunga vicenda che ancora la Magistratura deve chiarire che mette in pericolo la salute di tanti cittadini danneggiati da un’azienda produttrice di vetri che ha in locazione più padiglioni dell’area artigianale.

Pubblichiamo qui di seguito il provvedimento:

L’anno duemiladiciannove il giorno quattro del mese di giugno, in Misilmeri e nell’Ufficio Municipale, la sottoscritta, dott.ssa Rosalia Stadarelli, Sindaco del Comune;Presa in esame la proposta di provvedimento indicata in oggetto, allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, predisposta dall’unità organizzativa responsabile del relativo procedimento;Rilevato che la predetta proposta é completa dei pareri favorevoli espressi dai soggetti di cui all’art.53 della legge 8.6.1990, n.142, recepito dall’art.1, comma 1, lettera i), della L.R. 11.12.1991, n.48, nel testo quale risulta sostituito dall’art.12 della legge 23.12.2000, n.30, e precisamente:-dalla dott.ssa Bianca Fici, responsabile sostituto f.f. dell’area 1, in ordine alla regolarità tecnica; -dalla dott.ssa Bianca Fici, responsabile dell’area 2, in ordine alla regolarità contabile;Determina-di approvare la proposta di provvedimento allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, avente per oggetto: «Resistenza al ricorso promosso innanzi al TAR Sicilia dalla ditta Neriglass volto all’annullamento dell’ordinanza Sindacale n. 57/2018 e della nota prot. n. 30284/2018. Nomina legale dell’Ente», il cui testo si intende qui appresso interamente ritrascritto.- Il Sindaco F.to: dott.ssa Rosalia Stadarelli

Il Responsabile dell’Area 1 Affari generali ed istituzionali Premesso: Che il Comune di Misilmeri ha emesso l’ordinanza Sindacale n. 57 del 28.08.2018, per il superamento dei limiti di rumore, nei confronti di Neri Filippo, amministratore e legale rappresentante della ditta NERIGLASS, con sede in Misilmeri; Che il sig. Filippo Neri, con atto notificato a questo Ente, dall’avv. Lorenzo Pasquale Mogavero, acclarato al protocollo generale dell’Ente in data 30.10.2018, al n. 36405, allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, nella qualità di amministratore e legale rappresentante pro tempore della ditta NERIGLASS, con sede a Misilmeri nella Via Pellingra n. 97, elettivamente domiciliato in Palermo nella Via Sferracavallo n. 146/A, presso lo studio legale del predetto avvocato che rappresenta e difende la ditta sopra menzionata, ha promosso ricorso innanzi al TAR Sicilia – Palermo per l’annullamento previa sospensiva:- dell’ordinanza prot. n. 57 del 28.08.2018, emessa dal Comune di Misilmeri, relativa al superamento dei limiti di rumore;- dell’ulteriore nota c_f246.082048 Registro Ufficiale U.0030248.11-092017 ins 2, in riscontro alla istanza prot. 2981 del 4.9.2018;- di ogni altro atto, provvedimento o statuizione, prodromico, presupposto, connesso, collegato o, comunque, collegabile; Che per il ricorso sopra citato, a seguito della nota prot. n. 36538 del 30.10.2018 dell’Area 1, l’Area 4 Urbanistica non ha ritenuto di doversi procedere alla costituzione in giudizio; Che il TAR Sicilia ha emesso l’ordinanza n. 1269/2018 di reiezione della domanda cautelare presentata da controparte; Che la ditta NERIGLASS,c on sede in Misilmeri nella via Pellingra n. 97, nella persona del suo amministratore e legale rappresentante, sig. Neri Filippo, con atto acclarato al protocollo generale dell’Ente al n. 6708 del 22.02.2019, notificato a questo Ente dall’avv. Pasquale Mogavero, che la rappresenta e difende, ha promosso ricorso innanzi al CGA di Palermo per chiedere reiectis adversis: –Respinta ogni contraria istanza, eccezione e difesa; in accoglimento – per il rito, nella forma e nel merito cautelare, del ricorso in appello, riformare l’ordinanza impugnata; in ogni caso, con qualsivoglia opportuna statuizione, disattenderla; Concedendo, quindi – entro l’ambito della richiesta, come formulata – la misura cautelare; Con vittoria di spese del doppio grado di giustizia. Salvo ogni altro diritto;Che il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana con l’ordinanza n. 292/2019,emessa in data 08.05.2019, in sede giurisdizionale:- — Accoglie l’appello (ricorso n. 240/2019) e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, accoglie l’istanza cautelare in primo grado, sospendendo l’esecuzione dell’ordinanza comunale; Ordina che la predetta ordinanza n. 292/2019, sia trasmessa al TAR per la sollecita fissazione dell’udienza di merito ai sensi dell’artt. 55, comma 10, cod. procedura. Amministrativa.; Condanna il Comune di Misilmeri al pagamento delle spese della fase cautelare che liquida in € 2.500,00; Che con nota prot. n. 6780 del 22.02.2019, al Responsabile dell’Area 4 “Urbanistica”, al fine di valutare l’opportunità di resistere al giudizio in parola, è stato chiesto di comunicare entro gg 5, la sussistenza di ragioni per resistere al giudizio instaurato, e conformemente ai sensi dell’art. 5, comma 1, della disciplina contenete i criteri inerenti il conferimento degli incarichi legali di gestione del contenzioso a professionisti esterni, approvata con deliberazione di G.C. n. 85/2016, di fornire un’analitica relazione evidenziando le ragioni sostanziali di questo Comune; Vista la nota prot. n. 16445 del 13.05.2019, dalla quale si evince che il Responsabile dell’Area 4 “Urbanistica”, per le motivazioni esplicitate nella prefata nota, ritiene opportuna la resistenza al ricorso in oggetto; Considerato che è intendimento dell’Amministrazione Comunale, resistere al ricorso promosso innanzi al TAR Sicilia dalla ditta Neriglass volto all’annullamento dell’ordinanza Sindacale n. 57/2018 e della nota prot. n. 30284/2018; Ritenuto, quindi, per quanto sopra esposto, al fine di tutelare le ragioni del Comune, di dovere resistere al giudizio di cui trattasi e, conseguentemente, di dover conferire incarico ad un legale esterno all’Amministrazione Comunale, nella considerazione che il Comune non risulta, in atto, dotato di difensori muniti di patrocinio legale, ovvero iscritti nell’apposito elenco speciale, annesso all’albo professionale degli Avvocati di cui all’art. 3, ultimo comma, del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modifiche, nella legge 22 gennaio 1934, n. 36, sull’ “Ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore”, e che, per la fattispecie di cui trattasi, bisogna fare ricorso ad una professionalità esterna, con competenza in materia di diritto amministrativo; Viste le linee guida dell’ANAC in materia di affidamento dei servizi legali, adottate con deliberazione n. 907 del 24.10.2018; Visto il parere del Consiglio di Stato – Commissione Speciale n. 2109 del 6.10.2017; Visto il parere del Consiglio di Stato n. 2017 del 03.8.2018;Considerato che alla stregua delle sopra indicate linee guida, gli incarichi legali per assistenza legale e patrocinio sono ricondotti nell’elenco di cui all’art. 17, c. 1, lett. d), nel rispetto dei principi recati dall’art. 4 del Codice dei Contratti pubblici e, cioè applicando i principi di: economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità; Considerato, altresì, che in aderenza ai sopra citati principi informatori, a n. 2 professionisti esterni, iscritti nell’albo comunale degli avvocati, ai quali nel corso del 2018 e di quest’anno non sono stati conferiti incarichi, con pec del 01.04.2019, è stato chiesto di inoltrare il preventivo di spesa in ribasso rispetto ai minimi tariffari di cui al D.M. 55/2014; Dato atto in data odierna sono pervenuti i preventivi di spesa richiesti e dato, altresì, atto che il preventivo più vantaggioso risulta essere quello dell’avv. Manfredi Brancato, del Foro di Palermo, per l’importo di € 3.950,00, oltre spese generali al 10%, c.p.a e ritenuta d’acconto, redatto secondo i minimi tariffari di cui al D.M. 55/2014, in ribasso di poco superiore al 10%, specificando che per l’anno in corso, fruisce del c.d. Regime Forfettario (senza, quindi, che debba corrispondersi l’IVA sugli onorari) ; Visto l’art. 6 della sopra richiamata disciplina, il quale prevede che l’affidamento dell’incarico legale avverrà con la sottoscrizione del disciplinare di incarico, da stipulare con il professionista individuato, recante le clausole disciplinanti il rapporto tra il Comune e lo stesso; Considerato che fino alla data odierna non è stato ancora approvato il bilancio di previsione per il triennio 2019/2021 e che nello stesso stanziamento dell’esercizio 2018 del precedente bilancio (2018/2020), lo stanziamento allocato al cap peg. 124, risulta insufficiente, per cui non è possibile effettuare prenotazioni ed impegni di spesa; Considerato, altresì, che la costituzione relativa al presente giudizio costituisce adempimento urgente e improcrastinabile, in mancanza del quale all’Ente sarebbe arrecato danno certo, grave ed irreparabile; Ritenuto che, in ragione di quanto sopra esposto, tra i capitoli di spesa assegnati e gestiti dall’Area 1, si rinviene un’adeguata disponibilità finanziaria al cap. peg. 28, denominato “Premi assicurativi e sinistri”, del bilancio 2018/2020 esercizio finanziario 2019, in corso di formazione; Rilevato, pertanto, che in atto, può farsi ricorso alla prenotazione della spesa sul sopracitato capitolo peg. 28 “Premi assicurativi e sinistri”, del bilancio 2019/2021 esercizio finanziario 2019, in corso di formazione, per la somma di € 1.000,00, quale acconto sulle spese scaturenti dall’incarico in parola; Dato atto che con successivo e separato atto gestionale, ad approvazione del bilancio dell’esercizio finanziario 2019, si provvederà ad impegnare in favore dell’avv. Manfredi Brancato, la restante somma;Vista la L.R. 23 dicembre 2000 n. 30, recante norme sull’ordinamento degli Enti Locali in Sicilia e successive modifiche ed integrazioni;Vista la circolare dell’Assessorato degli Enti Locali n. 2 del 13 aprile 2001;Visto il vigente O.A.EE.LL. nella Regione Siciliana;ProponeAl Sindaco: 1) al ricorso promosso innanzi al TAR Sicilia dalla ditta Neriglass volto all’annullamento dell’ordinanza Sindacale n. 57/2018 e della nota prot. n. 30284/2018. Nomina legale dell’Ente;2)Nominare l’Avv. Manfredi Brancato, del foro di Palermo, ai sensi dell’art. 5, della vigente disciplina per l’affidamento degli incarichi legali, approvata con deliberazione della G.C. n. 85 del 27.09.2016, per procedere alla resistenza del ricorso in commento;3)Approvare lo schema di convenzione da stipulare con il professionista individuato, recante le clausole disciplinanti il rapporto tra il Comune e lo stesso;4) Fare fronte alla spesa di € 1.000,00 per l’acconto in favore dell’avv. Manfredi Brancato, mediante imputazione contabile sull’int. Cod. 01.01.103 capitolo peg. 28 “Premi assicurativi e sinistri”, del bilancio 2019/2021 esercizio finanziario 2019, in corso di formazione, disponibile, su cui si procede alla prenotazione della spesa e sul quale, successivamente, sarà assunto formale impegno di spesa dalla competente struttura burocratica;5)Dare mandato alla competente struttura burocratica di attendere ai consequenziali adempimenti gestionali.Misilmeri, 03.06.2019 Il proponente sostituto f.f. dell’Area 1 F.to: dott.ssa Bianca Fici

Pubblicato da Valentino Sucato

PLASTICA: UN’EMERGENZA PLANETARIA CHE IN POCHI VOGLIONO RISOLVERE

Qualche giorno fa il presidente di Corepla Antonello Ciotti è intervenuto su La Repubblica per tentare una difesa di ufficio della plastica, da mesi sotto i riflettori e oggetto di innumerevoli campagne “contro”, talvolta schizofreniche e superficiali: basta pensare ai colossi della grande distribuzione che mettono al bando tutti i prodotti di plastica usa e getta (ma non il monouso in bioplastica, che molto probabilmente non sarà salvato dalla direttiva europea), ma che nel reparto accanto vendono i mango maturi invaschettati uno ad uno.

La confusione è enorme e nel gioco della comunicazione furbesca, al pari dei vari slogan zero-questo free-quest’altro, Corepla è stata la prima a tirare il dado: ad esempio, quanti sanno che il Consorzio nazionale per il riciclo della plastica non è guidato dai riciclatori, che pesano all’interno della governance per appena il 20%, bensì da produttori di materie plastiche (35%) trasformatori (35%) e autoproduttori (10%)? Questo significa che l’interesse preminente sarà ovviamente quello di chi produce la plastica, non di chi la ricicla. E una chiosa va fatta anche al titolo dell’intervento di Ciotti: raccogliere e riciclare – dice – sono l’obiettivo. Non esattamente: l’obiettivo finale è quello di reintrodurre nei cicli produttivi il materiale riciclato, perché se non c’è qualcuno che lo ricompra, a cosa sono serviti la raccolta differenziata e il riciclo?

Al di là dei tanti esempi portati da Ciotti per ricordare con ironia quanto la plastica sia presente ovunque, talvolta in modo indispensabile, ci sono due affermazioni generali che credo valga la pena di sottolineare. Il primo è quando definisce la campagna #plasticfree “un’autoassoluzione di massa, che sposta l’attenzione da quello che io come consumatore devo fare per evitare un danno all’ambiente, a quello che gli altri dovrebbero fare per eliminare il problema”. Il paragone è banalmente ovvio: chi mai penserebbe di mettere fuorilegge tutte le automobili, per risolvere il problema delle tragedie sulla strada provocate da pochi guidatori ubriachi o drogati?

Del resto, quale cittadino che quotidianamente si abbevera alla fonte della conoscenza (sic!) online, che si è costruito un’autocoscienza fatta di spot e post, di tweet e instantanee, di gruppi whatsapp e meme, potrebbe mai veder scalfite le sue convinzioni se qualcuno cominciasse a parlargli di flussi di materia snocciolandogli numeri e dati, ricerche scientifiche e teorie complesse, senza neppure un accenno a qualche complotto globale?

La seconda affermazione è ancora più stimolante: “Viviamo in un periodo contrassegnato dal soluzionismo: cioè la ricerca di una risposta rapida a qualunque problema senza valutare pienamente se quanto si risponde sia effettivamente una risposta concreta, con tutti i pericoli di strumentalità che le semplificazioni comportano”. Ciotti conclude con una verità che è anche alla base degli obbiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: il mondo potrà migliorare solo se sapremo leggerne le complessità.

Obiettivo che ci sta completamente sfuggendo di mano. Educare alla complessità, alla lettura dei dati, alla capacità di discernere un’informazione corretta da una sbagliata cozza irrimediabilmente con la dittatura dell’hastag e dello slogan ipersemplificato.

Ecco, allora la sfida dovrebbe essere questa. La nascita di un new deal della comunicazione scientifica, corretta e coerente, capace di arrivare laddove si sono incancrenite l’indolenza e l’ignoranza che impediscono a questa società di svilupparsi in modo ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile.

Articolo tratto da Greenreport.it

POLIZIA DI STATO: 4 ARRESTI

La Polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di detenzione e produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti Lo Nardo Maria Gaetana 36enne, Marino Vincenzo 23enne, Ingrassia Gaetano 29enne e Testa Emanuela 40enne, tutti palermitani del quartiere Sperone.
A procedere agli arresti gli Agenti del “Commissariato di P.S. Brancaccio” i quali, nel corso di un ordinario controllo domiciliare all’interno di uno stabile dello Sperone, in passaggio Giuffrida, sono stati attirati da un forte odore acre, incontrovertibilmente riconducibile a quello tipicamente emesso dalle sostanze stupefacenti, provenire da un appartamento di quello stabile. A rafforzare ulteriormente i loro sospetti anche l’attegiamento guardingo e precipitoso al tempo stesso di una donna, poi identificata per Testa Emanuela che, all’esterno dell’immobile, alla vista degli operatori di Polizia, ha tentato di disfarsi in maniera fulminea di alcuni involucri. Tale condotta non è però passata inosservata agli occhi degli agenti che, dopo avere bloccato la donna, hanno recuperato gli involucri e li hanno ispezionati: al loro interno sono state rinvenute complessivamente 38 dosi già tagliate e confezionate di sostanza stupefacente (Crack).
Gli agenti, quindi, sulla scorta di tali sospetti, hanno ritenuto opportuno richiedere sul posto l’ausilio dei colleghi del Nucleo Cinofili della Questura: insieme al cane poliziotto “antidroga” Asko ed alla presenza degli altri tre individui, sorpresi all’interno dell’abitazione all’atto dell’irruzione, hanno così condotto un’accurata perquisizione dell’appartamento che ha portato ad esiti sorprendenti. Ciò che i malviventi avevano pensato di sottrarre alla vista non ha fermato, infatti, il formidabile fiuto di “Asko”. Il cane poliziotto ha segnalato la presenza di numerose dosi di stupefacenti, già confezionate e non, disseminate praticamente in ogni ambiente dell’appartamento, sia in posti facilmente accessibili (tra gli utensili della cucina ed all’interno di un mobile del soggiorno) che in altri, addirittura murati (intercapedine del bagno).
Da analisi di laboratorio su quanto rinvenuto e sequestrato nell’appartamento, è risultato che si trattasse di Marijuana ( gr.400 di cui gr.50 suddivisa in dosi già confezionate) e Hashish (totale kg.1,7 suddivisi in 15 panetti).
Oltre alle sostanze stupefacenti, all’interno di un mobile sono state rinvenute banconote di diverso taglio che, contestualmente, sono state poste sotto sequestro in quanto ritenute provento dell’attività di spaccio.

DON CARLO AMBIZIOSA GRAZIE AD UN MERCATO DI PRESTIGIO. A MISILMERI SI SOGNA

Il Misilmeri continua a rinforzarsi alimentando speranze ed entusiasmo tra i suoi tifosi L’impennata, negli ultimi giorni, del numero di abbonamenti sottoscritti dimostra che i misilmeresi credono in un campionato prestigioso. La società ha intanto presentato un altro acquisto, quel Vincenzo Riccobono richiesto da tante squadre d’Eccellenza che alla fine ha deciso di vestire la maglia della neopromossa Don Carlo.


.“Sono felice di aver scelto Misilmeri – dice Riccobono -vedo entusiasmo e passione. Sono un esterno d’attacco, un trequartista, nel reparto avanzato posso ricoprire tutti i ruoli, mettendomi, come sempre, a disposizione della squadra che ritengo sia la cosa più importante”. Riccobono, che ha giocato in C2 con Lamezia e Vibonese, in D con Licata, Acireale e Trapani, lascia un club prestigioso come il Cus Palermo per scommettere sul progetto-Rattenuti: “Aver scelto Misilmeri, provenendo da un altro club prestigioso – spiega il neoattaccante misilmerese – certifica quanto io creda in questa società, in questo staff tecnico e nel calore dei tifosi. Luglio ed agosto sono i mesi in cui tutti sognano ma sarà il campo a decretare promossi e bocciati. Dobbiamo partire con il piede giusto, sin dalla preparazione poi i fatti daranno ragione”. Bocche cucite sulle ambizioni di classifica. “Noi ce la metteremo tutta per fare esplodere di entusiasmo e di gioia i nostri tifosi: il nuovo impianto di Piano Stoppa sarà un palcoscenico importante dove dimostrare che questa società lascia parlare i fatti. Ci sarà da divertirsi”. Gaetano Tomasino, allenatore in seconda elogià la campagna acquisti della società ma non si esprime sui singoli: “Ogni tassello è a suo posto. Puntiamo sul collettivo e non sul singolo, lo staff tecnico, in primis il mister Tumminia, è contento di quello che sta facendo la società. Ogni reparto è completo e a mio avviso siamo già competitivi, poi se arriverà ancora gente di qualità non possiamo che esserne contenti. Non dimentichiamo che siamo una matricola e bisogna avere un approccio umile alla nuova categoria, perché basta poco per ritrovarti in difficoltà. Abbiamo una buona intelaiatura tecnica e i presupposti per fare bene ci sono e non mettiamo limiti alla Provvidenza”.
Valentino Sucato iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia