#Gocce di Vangelo odierno del 6 maggio – rubrica di Santo Orlando

Gocce dal Vangelo odierno

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-16,4a

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

«E anche voi mi renderete testimonianza»

Nel Vangelo odierno Gesù annuncia e promette la venuta dello Spirito Santo: «Ma quando verrà il Paraclito, (…) che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me» (Gv 15,26). “Paráclito” significa letteralmente “colui che sta vicino a uno”, e di solito viene tradotto come “Consolatore”. Così, Gesù ci ricorda della bontà di Dio, perché pur essendo lo Spirito Santo l’amore di Dio, Egli infonde nei nostri cuori la pace, la serenità nelle avversità e la gioia per le cose di Dio. Egli ci fa guardare verso l’alto e unirci a Dio.
Inoltre Gesù dice agli apostoli: «E anche voi mi renderete testimonianza» (Gv 15,27). Per dare testimonianza è necessario essere in comunione ed intimità con Gesù. Ciò deriva dal rapporto quotidiano con Lui, imitare il suo esempio, avere il suo spirito e amarlo. Si tratta di avere una esperienza personale e viva di Gesù. Essere dei testimoni credibili. Ciò che noi sperimentiamo e viviamo nella nostra anima deve passare all’esterno. Siamo testimoni di Gesù non solo se conosciamo i suoi insegnamenti , ma anche se facciamo e soprattutto quando vogliamo che gli altri lo conoscano e lo amano.

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